Dall'8 novembre al 24 dicembre negli spazi di Palazzo Verde in vico Angeli, l'expò di oggetti di arredo e accessori realizzati con materiali di riciclo o in disuso, organizzato dall'associazione AlVerde
Venerdì 8 novembre prende il via Rigenerae, nuova vita agli oggetti, un’esposizione di oggetti di arredo e di accessori realizzati totalmente con materiali reinterpretati o con oggetti in disuso.
L’evento è organizzato da Alverde, associazione di promozione sociale senza scopo di lucro nata per diffondere e sviluppare la cultura del riuso, del riciclo e della gestione consapevole e sostenibile dei rifiuti, ed è allestita presso i Laboratori Creativi di Palazzo Verde di Vico Angeli in uno spazio dedicato alla sensibilizzazione sulla riduzione dei rifiuti gestito da Sc’art e AlVerde in collaborazione con Amiu.
Lo spazio raccoglie pezzi unici di diversi artigiani e designers, accomunati tutti da una forte sensibilità verso il riutilizzo dei materiali, l’attenzione all’ambiente e la ricerca di un peculiare stile e gusto estetico, oggetti a cui è stata data una nuova vita e che in alcuni casi hanno acquisitouna nuova funzione (da qui il titolo rigenerae).
L’inaugurazione, come detto, è prevista per venerdì 8 novembre alle ore 18.30 con un aperitivo e un dj set, i Temporary Store resta aperto fino al 24 dicembre dalle ore 15 alle ore 19.
Francesca Busellato, una delle organizzatrici dell’evento, ci ha raccontato qualcosa di più su questa interessante iniziativa. «L’iniziativa Rigenerae è il frutto dell’unione di un gruppo di professionisti che a livelli diversi hanno scelto di investire le loro energie in un progetto che prevede il riuso di materiali che normalmente vengono abbandonati quando sono fuori moda o si ritengono inutili».
«L’utilizzo di materiali nuovi ma scartati in altre lavorazioni è un’altra componente del progetto di alcuni – continua Francesca – poiché con un po’ di ingegno e creatività si può trovare una nuova destinazione d’uso a ciò che non sembrava più averne. La componenente creativa unità all’abilità e all’esperienza degli artigiani dà vita, e in questo caso nuova vita, ad oggetti davvero unici, sia per il design sia per il valore dei materiali. Ne deriva un’identità unica e spesso accattivante poichè riuso e riciclo che a volte è sinonimo di spazzatura, è ribaltato, per acquisire un valore positivo e di originalità. Tutto è rivisitabile e modificabile secondo il proprio gusto per rendere più personale il proprio spazio di vita».
L’organizzazione della manifestazione ha visto coinvolte in modo più diretto circa 4-5 persone tra comunicazione, grafica e organizzazione dello spazio dalla metà di settembre 2013. Tutto il lavoro è volontario e autofinanziato dai singoli artigiani e designer, in un’ottica di progetto condiviso e comune con l’intento di portare dei risultati per ciascuno a fine progetto.
Esiste una reale opportunità di business nel binomio riciclo-design?
«Alcune delle realtà coinvolte come le artigiane Cavagnetto e Pioggia – racconta Francesca – lavorano esclusivamente con il riciclo, altri ne hanno portato avanti una parte del lavoro. Sta di fatto che ciascuno ha investito energie in questo progetto poichè chiaramente ritiene che ci siano delle opportunità di business e perchè corrisponde a una volontà etica di lavoro e di rispetto dell’ambiente. In altre città italiane e sopratutto nei paesi nordici la sensibilità verso questo tipo di design è già molto sviluppata. L’intento di Rigenerae è quello di stimolare un’interesse e un approccio divertente a un gusto nuovo ed ecologico anche nel contesto genovese».
Manuela Stella