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Roberto Delogu – Elezioni Comunali Genova

Presentazione del candidato sindaco con tutte le informazioni utili per gli elettori: le linee guida del programma, la biografia e l'intervista di Era Superba


2 Aprile 2012Notizie

– L’INTERVISTA A ROBERTO DELOGU

 

– LINEE GUIDA DEL PROGRAMMA ELETTORALE

Lavoro e sviluppo:

Le aree industriali e produttive devono rimanere tali. Basta con la proliferazione di centri commerciali che non portano occupazione duratura. Bisogna difendere i posti di lavoro dei dipendenti comunali facendoli crescere dal punto di vista professionale. Il Comune deve esigere che vengano rispettati gli accordi presi, ad esempio l’accordo di programma delle acciaierie di Cornigliano, oggi non rispettato.

Trasporto pubblico:

Chi si muove in autobus deve essere privilegiato in tutti i sensi. È necessario aumentare le corsie preferenziali. Va costituita un’azienda unica regionale ed il Comune deve porsi come fermo interlocutore con la Regione. Bisogna allugare l’orario di apertura della metropolitana, soprattutto quando arriverà fino a Brignole, almeno fino a mezzanotte.

Grandi opere:

«Anziché spendere tutti quei soldi per la Gronda il Comune potrebbe usarli per risolvere la viabilità cittadina».

Servizi:

Più aumenta il degrado sociale e la disoccupazione maggiore è la richiesta di servizi sociali efficienti. Innanzitutto occorre verificare i costi reali e come vengono gestite le risorse economiche: il Comune deve svolgere un ruolo di controllo. Altro denaro si può recuperare tagliando spese inutili come quelle per le consulenze e soprattutto per l’autorità dei servizi pubblici che costa una cifra spropositata e non porta reali benefici.

 

– LA BIOGRAFIA

E’ nato a Genova il 9 luglio 1957, ha frequentato l’Istituto Superiore con indirizzo Chimico. E’ separato, ha un figlio diciottenne, Pietro. Nel 1976 è assunto dal Comune di Genova in qualità di operatore ecologico. Nel 1984 entra in Amiu con la qualifica di operaio e in seguito diventa responsabile di unità territoriale e poi di area. Dal 1973 iscritto al PCI, nel 1988 abbandona il partito e nel 1995 aderisce a Rifondazione Comunista. L’anno seguente è eletto consigliere comunale, nel 1999 diventa capogruppo e lo rimane fino al 2003 quando, a seguito dello “scisma genovese”, esce da Rifondazione Comunista.

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