Dopo le ripetute denunce da parte degli operatori dello stato di degrado in cui versa la struttura, dal Comune arrivano rassicurazioni: tra qualche settimana indetto un nuovo bando per l'assegnazione dei banchi
Il mercato di piazza Tre Ponti, a Sampierdarena, è una struttura relativamente nuova (inaugurata circa 30 anni fa) che sorge tra via Buranello e via Cantore, le più centrali del quartiere. A dispetto della posizione favorevole, tuttavia, il mercato non manca di sortire polemiche: per primi, gli operatori che vi lavorano ne denunciano da anni le condizioni di degrado, l’inagibilità, la conseguente scarsa attrattiva sugli acquirenti; poi, i cittadini del quartiere, che ne lamentano lo stato di abbandono (rimangono operativi solo una decina di banchi su un totale di circa 50…) e lo scarso servizio fornito; infine, non più tardi del maggio 2012 è stato lanciato un appello anche da parte dell’associazione Officine Sampierdarenesi, che già all’epoca affermava «il mercato sta lentamente scomparendo». Sembra che da quel maggio 2012 la situazione sia andata solo peggiorando.
Nel corso dell’ultimo appuntamento di #EraOnTheRoad vi avevamo portato proprio in piazza Tre Ponti per constatare come stanno le cose allo stato attuale. Qui, abbiamo raccolto le voci dei cittadini e dei venditori che lavorano all’interno del mercato. Questi ultimi ci hanno mostrato il loro disappunto: «Il mercato è operativo, ma è come se non lo fosse. All’interno è pressoché deserto, sono più i banchi inutilizzati che quelli attivi. Inoltre, questa zona di Sampierdarena è piuttosto problematica: quando apriamo, alle 5 del mattino, dobbiamo stare attenti perché in zona c’è un alto tasso di criminalità. È un “far west”, e anche questo non contribuisce al rilancio di una struttura che già di per sé è poco attrattiva. Chiediamo che le amministrazioni prestino attenzione alla nostra causa e favoriscano il rilancio, sia restituendoci un mercato degno di questo nome, che mettendo a posto l’area nel suo complesso».
Da Palazzo Tursi, non si è fatta attendere la risposta dell’Assessore al Commercio, Francesco Oddone: «Ci stiamo occupando dei problemi del mercato: a breve – non più di qualche settimana – verrà aperto un bando nuovo per l’assegnazione dei posti vacanti. La proposta nasce in seguito a una serie di confronti tra Comune e operatori, sia a Tursi che a Sampierdarena e sarà strutturata correttamente sia sotto il profilo logistico che commerciale: gli operatori, dalla loro, ci chiedono da tempo di indire più di frequente bandi di gara, ma non è così semplice. Adesso, invece, ci siamo: ci auguriamo che, a differenza di quanto accaduto in passato, ci sia una buona risposta».
Infatti, ci racconta Oddone che già nel 2012 era stata aperta un’altra gara per l’attribuzione dei posti vacanti nella struttura di piazza Tre Ponti, ma l’iniziativa non era andata a buon fine: era stata raccolta solo una richiesta, ma il vincitore aveva poi rinunciato a ritirare il suo premio.
«Inoltre – prosegue l’Assessore – abbiamo consigliato agi operatori di riunirsi in un consorzio, così come succede per il Mercato Orientale di via XX Settembre, per l’Isonzo e altri: in questo modo, potendo usufruire di una nuova norma entrata in vigore con l’approvazione del bilancio dello scorso agosto, potrebbero fare investimenti sulla struttura, migliorandola e rendendola più appetibile per eventuali soggetti interessati».
Certo, la fase congiunturale non è particolarmente florida sotto il profilo economico, come ci ricordano di concerto sia dal Comune che gli stessi operatori del mercato, tolleranti. Tuttavia, le migliorie sono d’obbligo e sarebbe un peccato far morire una struttura come quella di piazza Tre Ponti: se riqualificata, potrebbe portare un risanamento per l’intera area urbana.
A Sampierdarena gli operatori parlano da tempo di un progetto di restyling del mercato, finito nel nulla, ma da Tursi arrivano smentite: «Non ci risulta sia stato presentato alcun progetto in tempi recenti e, anche se fosse, negli ultimi anni non ci sarebbero stati i finanziamenti per realizzarlo. Da tempo sono bloccati. Ad ogni modo, con l’approvazione della nuova norma di agosto e la costituzione di un consorzio, se esistesse effettivamente un progetto precedente, la sua realizzazione potrebbe non essere troppo lontana».
Elettra Antognetti
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