La Scuola promuove corsi di formazione sia in Italia che all’estero e organizza svariati eventi nell’ambito della didattica, mostre e laboratori. Ma anche "Roboetica", ovvero lo studio delle conseguenze legali e sociali dello sviluppo tecnologico
Fondata a Genova nel 2000 per iniziativa di un gruppo di robotici e studiosi di scienze umane, Scuola di Robotica è un’associazione no profit che svolge un’attività di istruzione, formazione e divulgazione. I promotori che hanno dato avvio al progetto ormai 13 anni fa sono Fiorella Operto, filosofa e presidente dell’associazione, e il presidente onorario Gianmarco Veruggio, ingegnere elettronico e ricercatore robotico del CNR-IEIIT di Genova che ha svolto ricerche in numerosi settori dell’informatica e dell’automatica: un’unione di tecnica e filosofia, indispensabile per la buona riuscita di un progetto che si fa promotore della ricerca nel campo della robotica a 360 gradi.
Scopo principale dell’associazione è quello di diffondere la conoscenza di questa disciplina -ancora “nuova” e poco familiare ai più-, promuovere la cultura e diffondere la conoscenza delle arti e delle scienze ad essa interrelate: si vuole sdoganare la robotica dal rango di scienza lontana e ostica, rendendola un qualcosa di più vicino a noi, a portata di mano dei più piccoli ma anche dei grandi. Il tutto, attraverso un metodo di lavoro ludico e divertente, non solo istruttivo e dall’alto valore formativo, attraverso l’organizzazione di giochi, workshop, eventi nelle scuole e corsi di formazione per insegnanti e addetti ai lavori.
La Scuola opera nel contesto genovese ormai da tempo. Fin dalla sua fondazione, si è imposta come punto di riferimento nazionale e internazionale nel campo della ricerca e degli studi applicati. In particolare, Scuola di Robotica segue diversi progetti, che vanno dalla formazione di docenti e professori di diverse tipologie di scuole, alla divulgazione, alla promozione etica degli studi di robotica, allo studio dell’applicazione di questa disciplina in ambito medico.
CHE COS’È LA ROBOTICA?
Una scienza “nuova” per i più, che studia i comportamenti degli esseri intelligenti e cerca di sviluppare metodologie per permettere a una macchina (robot dotati di opportuni dispositivi per percepire l’ambiente e interagire con esso) di riprodurre dei compiti specifici. Si tratta di una disciplina che sta modificando il nostro modo di fare scienza: attraverso la creazione di queste macchine intelligenti viene a cambiare la percezione che abbiamo di noi stessi e del contesto in cui viviamo sotto il profilo etico, antropologico, conoscitivo, urbanistico.
La robotica insegue in realtà uno dei sogni più antichi dell’uomo, che da sempre popolano fantasie, leggende popolari, immaginario comune di film e letteratura: il sogno di creare una riproduzione dell’essere umano, in tutta la sua complessità, così come si presenta in natura. Dall’antica Grecia, con gli automi meccanici a guardia del labirinto di Dedalo, primo ingegnere della storia, alle macchine della rivoluzione industriale dell’Ottocento e a quelle automatiche del ventesimo secolo, fino ad oggi: i progressi dell’informatica e gli studi nell’ambito delle comunicazioni hanno permesso di dare vita a macchine tanto perfezionate da riprodurre tutta la complessità dell’essere umano. Così è stato possibile creare robot per la protezione dell’ambiente e la bonifica di siti contaminati da scorie tossiche, o ancora per lo sminamento e la neutralizzazione di armamenti e per le esplorazioni spaziali, come nei migliori film fantascientifici di qualche decennio fa. Ma non solo sci-fi: anche e soprattutto l’impiego della robotica per le ricerche in campo medico, con lo sviluppo di protesi intelligenti e nuovi strumenti di diagnosi e chirurgia.
LA SCUOLA DI ROBOTICA A GENOVA
Ospitata nei locali di CNR-IEIIT (Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di elettronica e di ingegneria dell’informazione e delle telecomunicazioni), la scuola è un’associazione no profit, uno spazio libero e aperto a tutti in cui è possibile imparare e divertirsi, con iniziative non convenzionali e rivolte tanto ai bambini quanto ai più grandi: per i primi, un approccio didattico alla scienza attraverso il gioco e l’aspetto ludico; per gli altri, invece, la possibilità di approcciare un tema “nuovo”, così interessante ma allo stesso tempo complesso come la robotica, senza sentirsi a disagio. Uno spazio per tutti, in cui ricercatori, studenti, insegnanti, divulgatori o semplici appassionati e curiosi possono acquisire conoscenze tecniche e dettagliate, in modo semplice e immediato. Qui sono organizzate svariate attività e iniziative, che seguono diversi filoni di ricerca.
Si parte con la formazione: Scuola di Robotica è anche Ente Formatore per docenti e insegnanti delle varie tipologie di scuola, dalla primaria alla secondaria, all’Università. La formazione offerta ha lo scopo di trasmettere nozioni di robotica agli insegnanti e fare in modo che questa disciplina entri così anche nei programmi scolastici. Fino ad oggi l’insegnamento della robotica non è stato previsto all’interno delle nostre scuole ma scopo dell’associazione è fare in modo che questa venga introdotta come strumento didattico: grazie alla formazione dei docenti, gli alunni avranno la possibilità di programmare piccoli robot, con un metodo coinvolgente, divertente e diverso da quello tradizionale frontale. La Scuola promuove corsi di formazione sia in Italia che all’estero e organizza svariati eventi nell’ambito della didattica. Questo il caso, ad esempio, di Robot@Scuola, progetto partito nell’anno scolastico 2005-2006, di cui Scuola di Robotica è stata responsabile scientifico: finanziato dalla Direzione Generale Sistemi Informativi, mirava a creare una rete di scuole (23 aderenti) impegnate in attività di didattica della robotica. Tra i progetti più recenti, invece, Robgap e Tomorrow Becomes Today, per formare docenti e ragazzi di tutta Europa (sono state attivate collaborazioni con Turchia, Repubblica Ceca, Polonia, Spagna, e altri).
Ancora, la divulgazione e le tante mostre organizzate. Una delle ultime, “Copioni e Copiati. L’arte di imitare dal mimetismo animale alla robotica”, in cui sono stati presentati piccoli modelli di robot che, copiando la natura, sono in grado di interagire con il pubblico e orientarsi grazie alla luce e agli ultrasuoni. e poi vari laboratori, anche nell’ambito del Festival della Scienza di Genova.
Altro ramo, quello della Roboetica: con l’apertura di nuovi scenari scientifici, si è presentata una serie di nuovi problemi di natura etico-sociale-comportamentale ancora da regolare. Viene da chiedersi, dove porterà questa invasione dei robot? Già da tempo ormai varie istituzioni a livello mondiale si stanno occupando di valutare le conseguenze legali e sociali dello sviluppo tecnologico, e anche la Scuola di Genova si fa promotrice di questi studi. Qui, grazie alla collaborazione tra i due fondatori, la filosofa Operto e l’ingegnere meccanico Veruggio, sono stati condotti studi di tipo etico-antropologico, per la tutela sociale e la prevenzione dai rischi derivanti dallo strapotere scientifico e dalla tecnocrazia. L’Associazione è stata anche promotrice di progetti europei e ha organizzato varie conferenze (ad esempio, presso l’Accademia dei Lincei), per sensibilizzare sul tema e creare generazioni di scienziati responsabili.
Da ultimi, altri due temi emergenti e nuovi, in ambito medico-ingegneristico. Il primo riguarda lo sviluppo di nuovi modelli di robot in grado di interagire con utenze deboli, è curato da Emanuele Micheli – ingegnere meccanico specializzato in robotica che dal 2001 collabora con la Scuola – in collaborazione con la Scuola Politecnica di Architettura e di Design dell’Università di Genova. Insieme agli studenti del corso di Design, Micheli ha come obiettivo la creazione di prototipi di robot dal design moderno e funzionale adatti all’interazione con soggetti con carenze cognitive e/o motorie.
L’altro progetto, invece, riguarda lo studio dell’applicazione di metodologie meccaniche al processo di apprendimento di persone autistiche: in particolare, la Scuola collabora con l’accademia di counseling Philos di Genova e organizza una serie di laboratori per insegnare attraverso l’uso della robotica, per facilitare l’apprendimento e migliorare le relazioni attraverso un approccio efficacemente calibrato sulle differenti persone che apprendono.
Una curiosità: il logo di Scuola di Robotica è stato disegnato da Emanuele Luzzati. Un’immagine nuova, lontana dai soliti cliché della fantascienza, allegra e informativa allo stesso tempo. Così sono nati i due robot, mimi e pagliacci, misteriosi ma non minacciosi e che da allora accolgono gli allievi e i visitatori della Scuola di Robotica. Come si legge sul sito dell’Associazione, “i robot sono macchine e soltanto l’arte sarà in grado di dar loro un’anima”.
Elettra Antognetti