Mozione in consiglio comunale per sollecitare una risposta dell'amministrazione; i semafori dotati di segnalazione sonora sono fondamentali in numerosi attraversamenti pedonali a rischio sul territorio genovese
Le barriere architettoniche rappresentano un limite alla vita quotidiana di molte persone, un ostacolo non aggirabile che impedisce loro di compiere le azioni più comuni. Una società che si dichiara “civile” deve agire in ogni modo affiché tali impedimenti siano al più presto eliminati da strade, uffici, luoghi pubblici e non. In questo senso, l’installazione di semafori dotati di segnalazione sonora potrebbe rappresentare un passo avanti, consentendo ai cittadini genovesi afflitti da cecità di potersi muovere in maniera più agevole.
Una mozione presentata dal consigliere comunale Stefano Balleari (Pdl) interroga il Sindaco e la Giunta per sollecitare l’amministrazione a fornire risposte concrete in merito. «Già nello scorso ciclo amministrativo avevo segnalato, in particolare, il caso di via Assarotti, dove vi sono pochi semafori e quei pochi, sono sprovvisti di semafori sonori – spiega Balleari – Questo è un grave problema per i ciechi che, dalla sede del Chiossone, devono scendere da Corso Armellini verso via Assarotti».
«Mi risulta che l’Unione Italiana Ciechi abbia presentato presso il Comune di Genova un elenco di 25 punti della città in cui sarebbe importante installare i semafori dotati di segnale sonoro – sottolinea il consigliere – ma non mi risulta che i due assessori competenti, vale a dire Dagnino per la Viabilità e Fiorini per i Servizi sociali, abbiano fatto alcunché. Il Comune ha sempre sostenuto di essere molto attivo nei confronti del tema “abbattimento delle barriere architettoniche” ma i risultati quali sono?».
Matteo Quadrone
[foto di Roberto Manzoli]