Era Superba è il magazine online dedicato alla città di Genova. Notizie, inchieste e interviste, agenda eventi, video e rubriche di approfondimento

  • Home
  • Notizie
  • Approfondimenti
  • Ambiente
  • La città che cambia
  • Interviste
  • Editoriali
  • Seguici
    • Facebook
    • Twitter
    • RSS Feed
    • LinkedIn
    • Youtube

Sestri Ponente, mercato di via Ferro: a marzo l’inaugurazione

A quasi quattro anni dalla conclusione dei lavori, dopo le polemiche e i problemi economici, a marzo verrà finalmente inaugurato il mercato coperto di Sestri Ponente


4 Gennaio 2013Notizie

Il mercato di via Ferro a Sestri Ponente è in attesa dell’ormai imminente inaugurazione. «I lavori sono praticamente terminati. Si può con ragionevolezza ipotizzare l’apertura della struttura per marzo…», rivela Ferruccio Bommara, assessore al territorio e manutenzioni del Municipio Medio Ponente.

Il progetto di ristrutturazione della struttura, avviato nel 2008, era stato ultimato nel marzo 2009. La struttura in superficie, divisa in un piano terra e in un piano soppalcato di nuova costruzione, è stata pensata per ospitare i banchi attualmente allestiti in piazza dei Micone e quelli del mercato coperto Cortellazzo di via da Persico. A piano terra saranno ospitati 21 punti vendita, per un totale di 22 postazioni (un operatore del settore macelleria ne utilizzerà due). Per la parte soppalcata, invece, uscirà un bando di concorso dell’Ufficio Patrimonio per l’assegnazione dell’intera superficie a un unico esercizio per ristorazione (pizzeria o servizio bar). Per poter svolgere le attività occorre la certificazione di usabilità della struttura, per la quale è in corso la procedura di rilascio.

Oltre alla ristrutturazione, negli spazi sottostanti al mercato è stata finanziata – con un project financing  del 2003 (quindi senza oneri finanziari per la pubblica amministrazione)- la costruzione di un autosilo interrato destinato alla vendita a privati. Il progetto dell’autosilo, che inizialmente prevedeva la costruzione di due piani interrati, è stato modificato con una variante presentata il 27 maggio 2004, che ha permesso l’implemento di un ulteriore piano.

Proprio in via Ferro il Comune di Genova aveva da tempo deciso di riunire gli ambulanti e di dar loro uno spazio in cui esercitare la loro attività, liberando la più centrale piazza dei Micone, vicino a piazza Baracca, e restituendola alla cittadinanza. Questa operazione era stata prevista anche dal Progetto Operativo Integrato (Progetto Integrato Sestri Chiaravagna) 2007-2013 FESR – Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale, finanziato a livello regionale, statale ed europeo. Il progetto metteva in luce l’inadeguatezza delle strutture esistenti sul territorio e prevedeva, tra le altre cose, la realizzazione del polo mercatale in questione con annessa riqualificazione (valorizzazione e incremento delle aree pedonali) della piazza.

Marzo 2013 sarà finalmente la volta buona? Non sarebbe certo il primo annuncio disatteso di inaugurazione del mercato… Nel 2009, a lavori ultimati, l’allora presidente del Municipio VI Medio Ponente, Stefano Bernini, affermava che l’amministrazione stava cercando di ottenere finanziamenti regionali per pagare i 2 milioni di euro necessari alla sistemazione delle vetrate laterali della struttura tra via Puccini e via Ferro. L’anno successivo lo stesso Bernini: «Nel giro di un anno e mezzo riusciremo a portare a termine lo spostamento del mercato da piazza dei Micone a via Ferro e iniziare gli interventi sulla piazza». Una conferma era stata data lo scorso marzo dall’ex-assessore ai lavori pubblici Mario Margini, il quale aveva assicurato che il limite per l’apertura del mercato sarebbe stato maggio 2012, per slittare poi a settembre.

Oltre alla già menzionata difficoltà nel reperire i fondi, hanno contribuito ai ritardi anche altri fattori. Ad esempio la posizione scettica manifestata più volte dagli ambulanti di piazza dei Micone, che hanno opposto resistenza alla prospettiva di trasferimento nella più defilata via Ferro; ad agire da deterrente la paura di perdere la clientela abituale. Dall’altra parte, invece, residenti e commercianti della zona manifestavano crescente disagio per l’attesa nell’occupazione degli spazi del nuovo mercato: contrariati a causa del rumore e della sporcizia prodotta quotidianamente, incalzavano affinché la piazza fosse sgomberata.

La situazione oggi sembra essere definitivamente sbloccata: «Rimangono alcune rifiniture da ultimare, che tuttavia non impediranno agli operatori di allestire le proprie postazioni»,spiega l’assessore Bommara. «Per quanto riguarda l’inizio di attività vera e propria tutto dipenderà  dai  lavori di allestimento che gli esercenti stanno eseguendo nei loro punti vendita». Per questi ultimi l’amministrazione ha previsto vantaggi e facilitazioni, per compensare eventuali disagi derivanti dalla ricollocazione in via Ferro. Le misure, proposte dall’assessore allo sviluppo economico Francesco Oddone, prevedono l’esenzione  dal pagamento del primo mese di attività e la copertura delle spese di trasferimento delle attrezzature dal  mercato coperto Cortellazzo (già previste da una deliberazione della giunta Vincenzi e non riguardante gli operatori di piazza dei Micone, dotati di strutture mobili).

 

Elettra Antognetti
[foto di Diego Arbore]


  • inaugurazioni, mercati comunali, quartieri di Genova
  • tweet
Potrebbe interessarti anche
  • “Attacco alla città”: i progetti calati dall’alto e la risposta dei comitati. Il viaggio tra i quartieri che non si piegano
    “Attacco alla città”: i progetti calati dall’alto e la risposta dei comitati. Il viaggio tra i quartieri che non si piegano
  • Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse
    Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse
  • L’ex Mercato del Pesce sarà un centro commerciale? Marina Poletti: “Totale incapacità di programmazione urbanistica”
    L’ex Mercato del Pesce sarà un centro commerciale? Marina Poletti: “Totale incapacità di programmazione urbanistica”
  • Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua
    Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua
Altri articoli di questa categoria
  • Ripresa e resilienza? Meno pubblico e più privato. Ma le concessioni balneari non le tocca nessuno
    Ripresa e resilienza? Meno pubblico e più privato. Ma le concessioni balneari non le tocca nessuno
  • Un anno di corsie ciclabili, ma la guerra per lo spazio urbano non è finita: in che città vogliamo vivere?
    Un anno di corsie ciclabili, ma la guerra per lo spazio urbano non è finita: in che città vogliamo vivere?
  • Potenza e fragilità della globalizzazione: ciò che svela il blocco di Suez
    Potenza e fragilità della globalizzazione: ciò che svela il blocco di Suez
  • Rotta balcanica e le responsabilità europee: intervista a Brando Benifei
    Rotta balcanica e le responsabilità europee: intervista a Brando Benifei

Lascia un Commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Libri

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

Ludovica Squadrilli ci racconta come si possano intrecciare socialità e impegno civico
‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

Editoriali

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Cosa è cambiato in questi anni, e cosa è rimasto uguale: decine di viadotti arrivati a fine vita, per i quali "manca solo la data del decesso"
Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Genova Anno Zero: Ponte Morandi

Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova

Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova

A cinque anni dal crollo la città è ancora sotto l’ipnosi di una rinascita che non c’è
Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Ne demolissero altri cento

Ne demolissero altri cento

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Seguici su Twitter e Facebook

Tweets von @"Era Superba"

Archivio Articoli

Era Superba - Copyright © 2023 | Codice ISSN 2281-471X
  • Contatti
  • Redazione
  • Privacy
  • Archivio Rivista