Era Superba è il magazine online dedicato alla città di Genova. Notizie, inchieste e interviste, agenda eventi, video e rubriche di approfondimento

  • Home
  • Notizie
  • Approfondimenti
  • Ambiente
  • La città che cambia
  • Interviste
  • Editoriali
  • Seguici
    • Facebook
    • Twitter
    • RSS Feed
    • LinkedIn
    • Youtube

Stephen Steinbrink from USA to Maddalena, due mesi in giro per l’Europa con la chitarra

Il cantautore americano in viaggio per il vecchio continente ha fatto tappa al Teatro Altrove. Un concerto chitarra e voce, un bell'incontro in un giovedì sera qualunque all'ombra della Lanterna


21 Marzo 2014Notizie

stephen-steinbrink (1)Il suo tour europeo è partito quindici giorni fa da Berlino e quella di Genova al Teatro Altrove è l’ottava data in due settimane. Due mesi in giro per l’Europa con la chitarra a tracolla, di teatro in teatro di club in club. Stephen Steinbrink è giovane, ha 26 anni, ma fa il musicista in tour dal lontano 2001 e ha già pubblicato sei dischi. Non ha tempo da perdere: «No, non ero mai stato a Genova prima di oggi, ma non ho il tempo di visitarla, ho fatto un giro per raggiungere il teatro e nulla più, purtroppo devo subito ripartire, lunedì suono a Roma…». Scambiamo due chiacchiere dopo la performance, neanche il tempo di posare la chitarra e sparisce dietro il tendone nero per fiondarsi al banchetto dei dischi e trasformarsi in venditore. Non se la cava neanche male, tre LP venduti, il pubblico genovese ha gradito la sua performance, nel foyer del teatro i commenti sono molto positivi, anche se Stephen non li coglie perché non parla una sillaba di italiano.

stephen-steinbrink (3)Canzoni brevi, non seguono la struttura classica strofa e ritornello, in sala il pubblico è curioso, ascolta con attenzione questo giovane americano con gli occhiali grossi e tondi e la camicia rossa. Gioca con l’accordatura della sua chitarra acustica amplificata e segue le dita con una voce sottile e precisa, intonata e piacevole. Sarà l’accento americano molto marcato alle nostre orecchie italiane “poco educate”, ma la mente va subito a Simon & Garfunkel… senza Garfunkel. Le linee melodiche dolci e malinconiche, riportano alle tracce più celebri della canzone d’autore americana. Sensazioni che ascoltando altri brani di Stephen su bandcamp mutano e richiamano maggiormente le sonorità pop, la resa delle canzoni suonate chitarra e voce sul palco dell’Altrove è infatti diversa rispetto a buona parte delle registrazioni in studio.

stephen-steinbrink (2)Un’esibizione senza fronzoli, “la mia voce non è il mio corpo” canta Steinbrink. Rimane immobile davanti al microfono dalla prima all’ultima canzone e il ponte mobile che per un attimo scivola dal microfono e cade a terra è l’unico strappo che scompone l’atmosfera densa ed avvolgente.  “Staring at a Rothko“, “Neighbors In the Bedroom” e “Growing Up Is Easy” sono brani che meglio di altri raccontano il concerto di Stephen Steinbrink alla Maddalena, concerto che si chiude con la bella “I Really Want To Be Your Friend“.

If I could play every night in a theater in Italy built in the 13th century, I would.

— Stephen Steinbrink (@s_steinbrink) 20 Marzo 2014

 


  • cantautori, concerti
  • tweet
Potrebbe interessarti anche
  • Weekend a Genova, tutti al Buridda per il Critical Wine
    Weekend a Genova, tutti al Buridda per il Critical Wine
  • Weekend a Genova tra scienza, teatro, musica e… hobby
    Weekend a Genova tra scienza, teatro, musica e… hobby
  • Festival della Scienza e Halloween a Genova nel weekend lungo dei Santi
    Festival della Scienza e Halloween a Genova nel weekend lungo dei Santi
  • Weekend all’aria aperta per godersi gli ultimi giorni di sole
    Weekend all’aria aperta per godersi gli ultimi giorni di sole
Altri articoli di questa categoria
  • Ripresa e resilienza? Meno pubblico e più privato. Ma le concessioni balneari non le tocca nessuno
    Ripresa e resilienza? Meno pubblico e più privato. Ma le concessioni balneari non le tocca nessuno
  • Un anno di corsie ciclabili, ma la guerra per lo spazio urbano non è finita: in che città vogliamo vivere?
    Un anno di corsie ciclabili, ma la guerra per lo spazio urbano non è finita: in che città vogliamo vivere?
  • Potenza e fragilità della globalizzazione: ciò che svela il blocco di Suez
    Potenza e fragilità della globalizzazione: ciò che svela il blocco di Suez
  • Rotta balcanica e le responsabilità europee: intervista a Brando Benifei
    Rotta balcanica e le responsabilità europee: intervista a Brando Benifei

Lascia un Commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Libri

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

Ludovica Squadrilli ci racconta come si possano intrecciare socialità e impegno civico
‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

Editoriali

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Cosa è cambiato in questi anni, e cosa è rimasto uguale: decine di viadotti arrivati a fine vita, per i quali "manca solo la data del decesso"
Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Genova Anno Zero: Ponte Morandi

Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova

Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova

A cinque anni dal crollo la città è ancora sotto l’ipnosi di una rinascita che non c’è
Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Ne demolissero altri cento

Ne demolissero altri cento

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Seguici su Twitter e Facebook

Tweets von @"Era Superba"

Archivio Articoli

Era Superba - Copyright © 2023 | Codice ISSN 2281-471X
  • Contatti
  • Redazione
  • Privacy
  • Archivio Rivista