Torna il monologo ispirato alle memorie del procuratore Piero Grasso, già andato in scena a Genova lo scorso anno nei giorni dell'alluvione
Negato alla maggior parte del pubblico genovese dall’alluvione del novembre scorso, torna sul palcoscenico del Teatro Duse lo spettacolo “civile”, con cui Sebastiano Lo Monaco si propone di «far parlare, discutere e reagire» sul tema della mafia. Tratto dal libro Per non morire di mafia del procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, lo spettacolo mette in scena vocazione, vita privata e pubbliche esperienze di un uomo che ha scelto di porre la propria vita in prima linea per salvare la speranza di un futuro possibile.
Siciliano, nato a Licata, in provincia di Agrigento, nel 1945, da genitori e nonni palermitani, Pietro Grasso è impegnato da trent’anni nella lotta contro la criminalità organizzata, nella convinzione, appresa dalla esperienza di Falcone e Borsellino, che per combattere la mafia è necessario non solo conoscerla, ma che bisogna avere anche una percezione esatta della sua pericolosità.
Attraverso la precisa evocazione di fatti, incontri, riscontri processuali, la sua testimonianza autobiografica rivive ora nell’impersonificazione di Sebastiano Lo Monaco, dando vita a uno spettacolo-evento che ben si colloca nel rito collettivo dell’incontro tra il teatro e la società civile. Parlando in prima persona, Pietro Grasso ripercorre le stagioni della guerra alla cupola siciliana affrontando anche temi delicati quali i legami tra mafia e politica, gli scontri all`interno della magistratura, le carenze legislative e la mancanza di mezzi messi a disposizione dallo Stato.