Se non arriveranno risorse aggiuntive a partire da aprile 2012 ci sarà una riduzione del 40% dei treni, vale a dire 260 treni in meno al giorno
Pesanti tagli per il trasporto pubblico locale nella nostra regione a partire da gennaio 2012, ma la vera mannaia si potrebbe abbattere sulla testa di cittadini e pendolari con l’arrivo di aprile. E’ questo il senso della manovra regionale annunciata stamattina dall’Assessore regionale ai trasporti, Enrico Vesco.
La legge di stabilità appena approvata ha confermato infatti lo stanziamento di soli 400 milioni per il 2012 per il Tpl. Per quanto riguarda il trasporto ferroviario la Liguria ha a disposizione solo 22 milioni. Erano ben 97 nel 2010 e 75 nel 2011, questo per comprendere la gravità della situazione.
“Siamo sotto di almeno 30 milioni e dubito che arrivino queste risorse”, ha dichiarato Vesco, di conseguenza la giunta regionale, nel bilancio di previsione, ha stanziato ulteriori fondi per arrivare a quota 55 milioni.
La manovra prevista si articolerà in due fasi.
I primi provvedimenti scatteranno a gennaio 2012 e comporteranno un aumento tariffario pari al 10% del biglietto di corsa semplice e al 5% per gli abbonamenti. Inoltre ci sarà una riduzione del servizio ferroviario esclusivamente nei giorni di sabato, domenica e festivi.
“Toglieremo i treni con meno affluenza senza toccare le esigenze dei pendolari”, spiega l’Assessore. In pratica la riduzione si misurerà in qualche decina di treni in meno al giorno e permetterà di recuperare circa 3 milioni. Mentre dagli aumenti tariffari la regione conta di recuperare altri 5 milioni per un totale di 8 milioni di euro.
“La giunta regionale ha deciso di evitare tagli drastici almeno fino alla fine di febbraio nell’attesa di un provvedimento del nuovo governo – aggiunge Vesco – l’impegno della Regione Liguria insieme alle altre regioni italiane è quello di aprire un confronto con il nuovo governo per ottenere le risorse aggiuntive che erano state promesse, ma non inserite nella legge di stabilità”.
In caso contrario, se non dovessero arrivare i fondi, scatterà la fase due della manovra, quella che in sostanza, rischia di cancellare il trasporto pubblico nella regione Liguria, “Una vera catastrofe” la definisce Vesco.
Parliamo di una manovra pesantissima che partirebbe ad aprile e porterebbe alla riduzione del 40% dei treni, vale a dire ben 260 treni in meno al giorno.
Per quanto riguarda invece il trasporto su gomma, altro nodo dolente, nel 2012 la Liguria ha a disposizione 100 milioni, 20 in meno del 2011. Ma ricordiamo che nel 2010 la somma a disposizione raggiungeva quota 135 milioni.
Qui l’obiettivo, come ha spiegato l’Assessore, è quello di accelerare il percorso di una nuova legge che porti all’aggregazione delle diverse aziende di trasporto liguri. Insomma la creazione di un azienda unica per il trasporto regionale potrebbe concretizzarsi entro la fine del 2012.
“Abbiamo costituito un tavolo tecnico – dichiara Vesco- c’è condivisione a livello politico (Comune e 4 Province interessate) e a livello sindacale, mentre per quanto riguarda le aziende si stanno lentamente convincendo a intraprendere questa direzione”.
Per il momento il trasporto su gomma non prevede aumenti tariffari perchè, dice ancora l’Assessore “Abbiamo chiesto alle aziende di trasporto di non prendere decisioni immediate”, in pratica anch’esse sono state invitate ad aspettare la scadenza di fine febbraio 2012, in modo da constatare se arriveranno davvero le necessarie risorse aggiuntive. Se così non fosse, anche in questo settore è altamente probabile un aumento del costo di biglietti e abbonamenti.
Matteo Quadrone