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Gasometro di Prà, entro il 23 aprile ufficiale il trasferimento a Campi. Porcile: «Nei prossimi giorni incontri con Iren per chiarimenti»

Nonostante le proteste dei lavoratori e lo scetticismo di Comune e Regione, entro aprile lo stabilimento Ireti del gasometro di Pra' sarà trasferito a Campi. Chiesto un incontro chiarificatore con l'azienda per capire destino sede locale di Amiu e Aster


12 Aprile 2017Notizie

gasometro-pra-ireti-irenIl trasferimento del gasometro di Pra’ in una nuova area individuata in zona Campi diventerà realtà tra il 18 e il 23 aprile. È la vittoria di Ireti, la controllata del gruppo Iren che gestisce la distribuzione di acqua e gas, e la sconfitta dei lavoratori dell’impianto, che da fine del 2016 hanno iniziato una battaglia per impedire il trasferimento. A nulla sono valsi i numerosi incontri con assessori comunali e la manifestazione dello scorso febbraio per le vie di Prà.

Approfondimento: L’addio al Gasometro di Pra’

I prossimi saranno gli ultimi giorni di vita di un impianto storico, presente sul territorio sin da inizio 900 e, secondo i lavoratori supportati dall’amministrazione municipale, importante presidio di sicurezza per tutto il quartiere. Al suo posto sorgerà un supermercato. Ieri, l’estremo tentativo dei dipendenti per cambiare le carte in tavola, con la spedizione, tra mattina e pomeriggio, in Regione prima e in Comune poi. Decisamente concilianti i capigruppo regionali che, dopo aver incontrato una rappresentanza dei lavoratori, hanno emesso un comunicato bypartisan in cui si stimolava il Comune (unico attore politico con effettiva voce in capitolo) a organizzare un tavolo con azienda e a porsi come obiettivo il mantenimento dell’impianto entro i confini della circoscrizione di Ponente, come proposto dai lavoratori stessi, che avevano suggerito soluzioni “in zona”. «Smantellare la sede di Pra è una decisione assurda. Non si può spostare in Valpolcevera un centro operativo che serve l’estremo ponente cittadino, e nel quale oltre a IRETI risiedono ASTER e AMIU: così si rischia la paralisi – ha dichiarato il consigliere di Rete a Sinistra Gianni Pastorino – I fatti parlano da soli: la sede delle Gavette non basta. Il presidio nel Ponente è indispensabile per garantire la sicurezza delle reti, il monitoraggio delle condotte del gas e l’azione del pronto intervento che già oggi lavora in affiancamento».

Una richiesta accolta, nel pomeriggio, dall’assessore all’ambiente di Tursi Italo Porcile, che ha promesso a breve un incontro chiarificatore con l’azienda, lasciando però capire che difficilmente la decisione di Iren potrà essere ribaltata. Sul tavolo c’è anche il destino dei presidi di Amiu e Aster, anch’essi “sfrattati” dalla storica sede praese.

Luca Lottero


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