Era Superba magazine online dedicato alla città di Genova. Notizie, inchieste e interviste, video e rubriche di approfondimento

  • Home
  • Notizie
  • Approfondimenti
  • Ambiente
  • La città che cambia
  • Interviste
  • Editoriali
  • Seguici
    • Facebook
    • Twitter
    • RSS Feed
    • LinkedIn
    • Youtube

Codacons, frecciarossa: diminuiti i posti in seconda classe

Secondo l'associazione dei consumatori chi non troverà posto nel livello "standard" dovrà sborsare fino a 9 euro in più (+9,9%)


19 Dicembre 2011Notizie

L’associazione dei consumatori denuncia a gran voce un aumento occulto sulle tariffe dei treni Frecciarossa e presenta un esposto-diffida a Trenitalia e al Ministero dell’economia.

Nei giorni scorsi le Ferrovie dello Stato hanno presentato la nuova flotta di Frecciarossa, all’interno dei quali scompaiono le famose “classi” per far posto a 4 differenti livelli di servizio: Executive, Business, Premium e Standard, i cui biglietti hanno ovviamente un prezzo diversificato.

I nuovi treni avranno 573 posti così ridistribuiti: STANDARD 272 posti, PREMIUM 134 posti, BUSINESS 159 posti , EXECUTIVE 8 posti.

La vecchia flotta di Frecciarossa disponeva invece di 603 posti per treno: PRIMA CLASSE 195 posti, SECONDA CLASSE: 408 posti.

Considerando che il livello “standard” corrisponde alla classica “seconda classe”, i posti per tale categoria di viaggio sui nuovi Frecciarossa sono diminuiti del 33%, passando da 408 a 272. “Con la conseguenza – spiega il Codacons – che il passeggero che deve prendere un treno e trova i posti di livello standard esauriti, è costretto ad acquistare biglietti della classe superiore (la premium o la business), e pagare una tariffa maggiore”.

Il Codacons ha preso ad esempio la tratta Roma-Milano e ha confrontato i prezzi tra le vecchie prima e seconda classe ed i nuovi 4 livelli. Il risultato è il seguente:

STANDARD 86 euro; PREMIUM fino a 100 euro; BUSINESS fino a 116 euro; EXECUTIVE 200 euro.

PRIMA CLASSE 116 euro; SECONDA CLASSE: 91 euro.

“E’ evidente, quindi, che chi non troverà posto sulla standard, ipotesi assai probabile visto il ridotto numero di poltrone, dovrà acquistare un biglietto per il livello premium rischiando di spendere fino a 9 euro in più (+9,9%), con picchi del +27,4% qualora si passi ad un posto in business”, spiega l’associazione dei consumatori.

“Riteniamo questo un aumento occulto delle tariffe ferroviarie, perché se si riducono i posti in classe economica per ogni treno, si costringono gli utenti a viaggiare in classi o livelli superiori, con conseguente rincaro di spesa. Per tale motivo – spiega il Presidente Carlo Rienzi – abbiamo presentato un esposto-diffida al Ministero dell’Economia, a Ferrovie e a Trenitalia, diffidandoli dal non applicare ingiustificati aumenti tariffari a danno degli utenti”.

L’associazione annuncia infine un ricorso all’Antitrust e al Tar del Lazio finalizzati a bloccare i rincari occulti decisi dalle FS.


  • polemiche, trasporti
  • tweet
Potrebbe interessarti anche
  • Il Nodo Ferroviario fermo al binario tronco di Voltri. La Grande Opera che tiene in scacco Genova
    Il Nodo Ferroviario fermo al binario tronco di Voltri. La Grande Opera che tiene in scacco Genova
  • Nodo Ferroviario di Genova, Rfi pronta a riappaltare i lavori. Progetto semplificato, saltano gli scavalchi di Sampierdarena
    Nodo Ferroviario di Genova, Rfi pronta a riappaltare i lavori. Progetto semplificato, saltano gli scavalchi di Sampierdarena
  • Lettera aperta al sindaco. Se una multa vale più del buon senso…
    Lettera aperta al sindaco. Se una multa vale più del buon senso…
  • Officine Cargo di Rivarolo, per salvarle presto un tavolo tra Comune, Regione e Trenitalia
    Officine Cargo di Rivarolo, per salvarle presto un tavolo tra Comune, Regione e Trenitalia
Altri articoli di questa categoria
  • Ripresa e resilienza? Meno pubblico e più privato. Ma le concessioni balneari non le tocca nessuno
    Ripresa e resilienza? Meno pubblico e più privato. Ma le concessioni balneari non le tocca nessuno
  • Un anno di corsie ciclabili, ma la guerra per lo spazio urbano non è finita: in che città vogliamo vivere?
    Un anno di corsie ciclabili, ma la guerra per lo spazio urbano non è finita: in che città vogliamo vivere?
  • Potenza e fragilità della globalizzazione: ciò che svela il blocco di Suez
    Potenza e fragilità della globalizzazione: ciò che svela il blocco di Suez
  • Rotta balcanica e le responsabilità europee: intervista a Brando Benifei
    Rotta balcanica e le responsabilità europee: intervista a Brando Benifei

Lascia un Commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Libri

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

Ludovica Squadrilli ci racconta come si possano intrecciare socialità e impegno civico
‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

Editoriali

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Cosa è cambiato in questi anni, e cosa è rimasto uguale: decine di viadotti arrivati a fine vita, per i quali "manca solo la data del decesso"
Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Genova Anno Zero: Ponte Morandi

Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova

Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova

A cinque anni dal crollo la città è ancora sotto l’ipnosi di una rinascita che non c’è
Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Ne demolissero altri cento

Ne demolissero altri cento

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Seguici su Twitter e Facebook

Tweets von @"Era Superba"

Archivio Articoli

Era Superba - Copyright © 2025 | Codice ISSN 2281-471X
  • Contatti
  • Redazione
  • Privacy
  • Archivio Rivista