Che cosa è lo "Zumba"? E' una tecnica di allenamento, che permette di fare fitness danzando al ritmo di musiche sudamericane
Impazza anche in Liguria, da un po’ di tempo, lo “Zumba”. Non vi spaventate non ha niente a che vedere con stralunate, spettrali e barcollanti figure del tempo che fu, uscite dai loro freddi sepolcri, per impietrirvi di paura : è un nuovo modo di affrontare quegli irriducibili chili di troppo che proprio non se ne vogliono andare dal vostro fianco botticelliano e, pur lontani dalla prova costume, meglio parlarne per non lasciarsi cogliere impreparati.
Questo ultimo ritrovato del fitness, dunque, nasce in California, negli anni ‘90 dalla fantasia del ballerino colombiano Alberto Perez, in arte Beto, guru del benessere e coreografo di Shakira, in un giorno in cui, avendo dimenticato le musiche per una lezione di aerobica, improvvisa l’allenamento su musiche latino-caraibiche. Non mi stupisce che tale pratica abbia subito incontrato il gradimento dei fautori della forma fisica perfetta perché unisce le noiosissime movenze ginniche di una palestra convenzionale alla festosità dei balli afro-sudamericani.
Vederlo è sicuramente uno spettacolo, sopravvivere ad un allenamento è più difficile grazie all’obiettivo che si pone e cioè creare un alto consumo energetico, scopo che si ottiene attraverso l’alternanza di fasi ritmiche di intensità variabile. Esercizi di resistenza, ottimi per tonificare e rinforzare tutta la muscolatura del corpo si mimetizzano con le movenze del ballo, a volte sfrenato a volte lento (per rifiatare) in una specie di “party volteggiante” che distoglie il pensiero dallo sforzo fisico che si sta compiendo.
Se la genesi della danza convenzionale si perde lontano nei riti propiziatori-religiosi delle comunità arcaiche, ai giorni d’oggi il ballo rappresenta un momento di aggregazione sociale importante non scevro di virtù benefiche sia sulla psiche che sulla salute, liberando la mente dallo stress e stimolando l’attività cardiovascolare, senza contare l’effetto benefico su colesterolo ed affini.
La “ballo mania” che si è scatenata, anche in seguito a programmi nazional-popolari che imperversano sui media, ha fatto nascere una miriade di corsi frequentati da persone di ogni età. In particolare i cosiddetti “balli di gruppo” incontrano il favore di un vasto pubblico, soprattutto femminile, perché non si è legati all’onerosa seccatura di cercarsi un partner disponibile e permette di unire la conoscenza delle tecniche di base a fantasiose coreografie da esibire in platee più ampie e in serate più mondane.
Un ulteriore passo avanti, in questa direzione, è dato dallo Zumba, che si è divulgato rapidamente grazie alla “Zumba Academy”, società ufficiale, fondata con lo scopo di formare e perfezionare gli istruttori, i quali si sono resi promotori di percorsi “ginnici” differenziati che vanno da quello base a quello dedicato a bambini dai 4 ai 12 anni fino a quello da praticarsi in acqua. A tempo di merengue, samba, salsa, reggaeton, cumbia, passando per le movenze orientali della danza del ventre centri fitness, sale da ballo, palestre, sparse, anche a Genova da levante a ponente, aspettano coraggiosi “contorsionisti” per cimentarsi in una frenetica attività che, come è stato scritto, “ non è una fatica, è una festa”.
Se poi proprio non sopportate di far vedere ad altri la vostra pancetta che si muove a balzelli in sincronia con movenze tribali, esistono videogiochi “salutari” con tanto di marchio registrato (versione per Wii, Xbox e PS3) con cui potersi cimentare tra le pareti domestiche. Se qualcuno è interessato ad entrare a far parte di questo mondo di “zumbi” o di zumbisti, che dir si voglia, basta andare sul sito ufficiale ”Zumba fitness” e in pochi click si possono trovare indirizzi, giorni ed orari e allora… buon divertimento.
Adriana Morando