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Il complesso monumentale è sottoposto a lavori di ristrutturazione ed ampliamento, il Ministero invita la Soprintendenza a riesaminare la vicenda
L’estate scorsa Italia Nostra e l’Associazione Dimore Storiche Italiane inviarono un esposto al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali per denunciare presunte irregolarità nell’iter di approvazione dei lavori di ristrutturazione e ampliamento di Villa Raggio nel quartiere di Albaro, per chiedere un intervento a tutela della villa, con la speranza di poter stoppare l’intervento in atto.
La società immobiliare proprietaria del complesso monumentale, infatti, aveva ottenuto i permessi a costruire il 7 dicembre 2011, appena poche ore prima dell’approvazione del nuovo Piano Urbanistico che, per quell’area, prevede una norma di salvaguardia.
Oggi arriva la risposta del Ministero che accoglie le istanze delle 2 associazioni e con una lettera chiede alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria di riesaminare la vicenda. La missiva, firmata dal direttore del servizio Tuela del Patrimonio architettonico della direzione generale del Ministero, Stefano D’Amico, invita la Soprintendenza ad eseguire gli accertamenti necessari e poi inviare un riscontro al Ministero.
Nel frattempo i lavori a Villa Raggio stanno proseguendo ed i vertici della Soprintendenza sono cambiati, ma questa risposta è comunque un passo avanti nel tentativo di fermare dei lavori che rischiano di stravolgere per sempre un patrimonio culturale della città.
Matteo Quadrone