Era Superba magazine online dedicato alla città di Genova. Notizie, inchieste e interviste, video e rubriche di approfondimento

  • Home
  • Notizie
  • Approfondimenti
  • Ambiente
  • La città che cambia
  • Interviste
  • Editoriali
  • Seguici
    • Facebook
    • Twitter
    • RSS Feed
    • LinkedIn
    • Youtube

Amiu batte cassa a Comune di Genova. Castagna: «Non possiamo più aspettare». Congelate le spese: tempi più lunghi per riapertura Scarpino

Con il rischio default dietro l'angolo, Amiu fa sapere che seguirà tutte le vie possibili per rientrare del credito con l'amministrazione prima di portare i libri in tribunale


21 Aprile 2017Notizie > Rifiuti
ScarpinoAmiu chiede al Comune il saldo del debito, per fare fronte alle spese correnti, oggi in via di congelamento. L’appello arriva dal presidente dell’azienda Marco Castagna, oggi ascoltato in Commissione consigliare. Una situazione, quella della partecipata, notoriamente complicata: i soldi del credito verso l’amministrazione civica potrebbero essere necessari per tamponare, almeno temporaneamente, gli impegni finanziari preventivati per la riapertura di Scarpino.
«Il Comune, nella doppia veste di debitore e azionista unico di Amiu – attacca Castagna – deve intervenire al più presto per assicurare i mezzi finanziari necessari alla continuità aziendale, a prescindere da operazioni di aggregazione». Una richiesta deliberata anche dall’ultimo consiglio di amministrazione dello scorso 13 aprile, su invito del collegio sindacale della partecipata. Ad Amiu, Palazzo Tursi deve 55 milioni di euro per gli extracosti già sostenuti nel 2015 e nel 2016, ma il debito complessivo è di circa 200 milioni di euro. «La continuità aziendale – ribadisce il presidente – è subordinata al fatto che Amiu ottenga le somme già spese, come di diritto. Non possiamo aspettare un eventuale ri-equilibrio di bilancio a luglio per interventi a garanzia del nostro credito: non esiste l’ipotesi di congelare la situazione attuale», come invece sarebbe intenzione della giunta se, come probabile, la delibera di aggregazione dovesse fallire per la terza volta. Non si può più aspettare, quindi. Lo spettro del default aleggia prepotentemente, e le concrete ipotesi dell’arrivo di un commissario prefettizio per l’approvazione del bilancio lasciano pochi margini di manovra: «In assenza della delibera di aggregazione o di un piano che metta in sicurezza la continuità aziendale – annuncia Castagna – Amiu si riserva di adottare tutte le deliberazioni ritenute più adeguate per vedersi riconosciuto il dovuto prima di portare i libri in tribunale». Eventuali iniziative che potrebbero anche prevedere una ingiunzione di pagamento a carico di Comune.

Soldi non identificati
«In caso di non esito positivo dell’opportunità aggregativa – replica l’assessore al Bilancio, Franco Miceli – se l’azienda chiede senza ulteriori indugi il rimborso degli extracosti già sostenuti è un problema di Tari che dovrebbe essere aumentata». Non sono però esclusi non meglio specificati «altri tipi di interventi per dare supporto finanziario all’azienda per traguardare prossimi mesi», con il rischio però di «problemi di mantenimento degli equilibri di bilancio del Comune». Che significa tagli ai servizi, o un “salvagente” romano, come già qualche voce di corridoio sembrerebbe dare per probabile regalo da “campagna elettorale”.  La situazione si dipanerà definitivamente nelle prossime due settimane, visto che il bilancio deve essere approvato in Consiglio comunale entro il 9 maggio.
Reazioni
Diverse le reazioni dei consiglieri presenti Sala Rossa, non proprio gremita nonostante l’importanza della questione. Putti (Effetto Genova) domanda alla giunta come mai non si sono fatte, a suo tempo, pressioni su Roma per ottenere finanziamenti dedicati, mentre Grillo (Pdl) ricorda ai consiglieri del Partito Democratico, al governo della città da tre mandati, che la questione era stata affrontata per tempo dal Consiglio comunale, senza però trovare riscontro nelle determinazioni della giunta.
Tra le operazioni a rischio blocco, le gare relative alla realizzazione degli impianti per il trattamento e il trasporto del percolato dalle discariche chiuse di Scarpino 1 e 2, la realizzazione del sistema di drenaggio per la stabilità della discarica, la realizzazione del terzo lotto della discarica e del progetto esecutivo della “fabbrica della materia” il cui progetto preliminare è stato definitivamente approvato una decina di giorni fa in conferenza dei servizi. «Ogni rallentamento – ha concluso Castagna – allunga i tempi per la riapertura della discarica e quindi la durata e i costi del conferimento dei rifiuti fuori regione».
Nicola Giordanella

  • consiglio comunale genova, rifiuti
  • tweet
Potrebbe interessarti anche
  • The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini
    The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini
  • Il centro storico soffoca: aumentano i rifiuti ma diminuiscono gli spazzini
    Il centro storico soffoca: aumentano i rifiuti ma diminuiscono gli spazzini
  • Amiu, Pd-Crivello attaccano su soluzione Amiu: «Bucci vuole privatizzare trattamento rifiuti?»
    Amiu, Pd-Crivello attaccano su soluzione Amiu: «Bucci vuole privatizzare trattamento rifiuti?»
  • Amiu resta pubblica e il bilancio del Comune è al sicuro. La giunta Bucci salva capra e cavoli
    Amiu resta pubblica e il bilancio del Comune è al sicuro. La giunta Bucci salva capra e cavoli
Altri articoli di questa categoria
  • Ripresa e resilienza? Meno pubblico e più privato. Ma le concessioni balneari non le tocca nessuno
    Ripresa e resilienza? Meno pubblico e più privato. Ma le concessioni balneari non le tocca nessuno
  • Un anno di corsie ciclabili, ma la guerra per lo spazio urbano non è finita: in che città vogliamo vivere?
    Un anno di corsie ciclabili, ma la guerra per lo spazio urbano non è finita: in che città vogliamo vivere?
  • Potenza e fragilità della globalizzazione: ciò che svela il blocco di Suez
    Potenza e fragilità della globalizzazione: ciò che svela il blocco di Suez
  • Rotta balcanica e le responsabilità europee: intervista a Brando Benifei
    Rotta balcanica e le responsabilità europee: intervista a Brando Benifei

Lascia un Commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Libri

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

Ludovica Squadrilli ci racconta come si possano intrecciare socialità e impegno civico
‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

Editoriali

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Cosa è cambiato in questi anni, e cosa è rimasto uguale: decine di viadotti arrivati a fine vita, per i quali "manca solo la data del decesso"
Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Genova Anno Zero: Ponte Morandi

Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova

Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova

A cinque anni dal crollo la città è ancora sotto l’ipnosi di una rinascita che non c’è
Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Ne demolissero altri cento

Ne demolissero altri cento

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Seguici su Twitter e Facebook

Tweets von @"Era Superba"

Archivio Articoli

Era Superba - Copyright © 2025 | Codice ISSN 2281-471X
  • Contatti
  • Redazione
  • Privacy
  • Archivio Rivista