Dopo la rottura della Cisl anche Uil fa un parziale passo indietro sul verbale di accordo con il Comune per Amiu. Lunedì mattina assemblea generale dei lavoratori per decidere se procedere con l'accordo, o riproporre un'agitazione
Dopo la spaccatura delle sigle sindacali di ieri, con la Cisl che non ha siglato il verbale di intesa al termine di una lunga trattativa con il Comune, anche la Uil, che aveva dato il proprio benestare all’accordo, compie un mezzo passo indietro. In una lettera inviata alla prefettura, infatti, si respingono le motivazioni che avevano portato a rigettare lo sciopero previsto per martedì 31 e si ribadisce la volontà di incrociare le braccia nel giorno in cui la delibera che darebbe il nulla osta al Comune di Genova a trattare con Iren per la privatizzazione di Amiu approda in Consiglio comunale.
Resta, almeno per il momento, la sigla della Uil sul verbale di accordo, così come quelle dei sindacati Cigl e Fiadel. L’ultima parola, dunque, spetta all’assemblea generale dei lavoratori convocata per lunedì mattina ai Magazzini del cotone. «Non so che film abbia visto la Uil – commenta Corrado Cavanna, segretario Cgil Funzione Pubblica – con il verbale di accordo siglato, lo sciopero di martedì è stato ufficialmente ritirato. Saranno i lavoratori a decidere il da farsi. Ma se si dovesse bocciare l’accordo o comunque scegliere la strada dell’agitazione, bisognerebbe ricominciare da zero tutte le procedure e quindi sarebbe impossibile scioperare martedì». Questo in risposta a quanto comunicato oggi dalla Uil, che in una nota afferma di aver presentato istanza di rivisitazione a seguito della intimidazione alla sospensione da parte della Commissione di garanzia: «Non riteniamo di aver violato le norme sugli scioperi nei servizi essenziali – scrive Roberto Gulli, segretario Uil – e aspettiamo una risposta della commissione».
La parola, si diceva, adesso passa ai lavoratori Amiu, convocati in assemblea generale lunedì mattina. Poi, la partita si sposterà nella Sala Rossa di Palazzo Tursi, dove comunque la discussione sarà piuttosto calda, vista la decina di commissioni che l’hanno preceduta e la già prevista doppia convocazione del Consiglio comunale martedì pomeriggio e mercoledì mattina.