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Begato: una scuola si trasforma in nuovi alloggi a canone moderato

Il progetto risale ad alcuni anni fa ma adesso, finalmente, dovrebbe partire; altri 2 ex edifici scolastici di altrettanti paesi della Val Polcevera, Cremeno e Geminiano, seguiranno il medesimo percorso


25 Ottobre 2012Notizie

Un’antica ex scuola del paese di Begato, in Val Polcevera, ospiterà tre alloggi a canone moderato destinati a cittadini che hanno difficoltà ad accedere al libero mercato della locazione ma, a causa di un reddito superiore alla soglia, non possono accedere alle liste per l’assegnazione di una casa popolare.
Sul finire di settembre un’impresa edile genovese si è aggiudicata in via provvisoria l’appalto per la ristrutturazione edilizia dell’ex scuola comunale di via Pierino Negrotto Cambiaso, quindi, dopo la necessaria verifica dei requisiti, l’aggiudicazione definitiva diverrà efficace ed in tempi brevi, presumibilmente a novembre, i lavori dovrebbero partire.

Un intervento in linea con quello attuato nello stabile di Vico Untoria, nel centro storico – attualmente occupato da un gruppo di anarchici che contestano i criteri di assegnazione degli appartamenti – dove presto si insedieranno i nuovi inquilini, come conferma la recente pubblicazione della graduatoria finale del bando sulle pagine web di Ri.Genova srl (la società partecipata del Comune che si occupa del recupero edilizio in ambito comunale).

La stessa Ri.Genova srl gestirà l’operazione di trasformazione dell’ex scuola del paese di Begato. Ma non solo, il progetto è più ampio e prevede di recuperare altri 2 ex edifici scolastici in altrettanti paesi della vallata, ovvero Cremeno e Geminiano. In totale la società conta di realizzare 16 appartamenti, grazie alla ristrutturazione delle tre scuole.

Il progetto risale al 2009, da un’idea dell’ex assessore alla casa del Comune di Genova, Bruno Pastorino che così spiegava la sua scelta «Visto che la situazione abitativa è drammatica e ci stanno tagliando tutti i finanziamenti, dopo aver fatto i salti mortali per far rendere al massimo il patrimonio abitativo esistente, quel che possiamo fare è lavorare di fantasia». Il Comune decise di affidare a Ri.Genova srl le tre strutture della Val Polcevera, evitando l’ennesima vendita di beni immobiliari del patrimonio pubblico.

Oggi, come allora, il diritto alla casa rimane un’esigenza stringente per migliaia di cittadini genovesi. Senza dubbio trasformare edifici dismessi in nuovi alloggi a canone moderato è un’iniziativa che si muove nella giusta direzione. Ma per rispondere adeguatamente all’annoso problema della penuria di case destinate alle fasce deboli, simili progetti devono diventare la regola e non l’eccezione.

 

Matteo Quadrone


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