Il 31 maggio Genova celebra i 120 anni della Camera metropolitana del lavoro. Per festeggiare la ricorrenza, la Cgil ha realizzato una raccolta fotografica nei luoghi cittadini del lavoro di oggi grazie agli scatti di Uliano Lucas. Il 9 aprile inizia la raccolta firme per una legge che modifichi l'attuale Statuto dei lavoratori
Un’ode fotografica al lavoro, attraverso gli scatti in bianco e nero di Uliano Lucas che, a distanza di 20 anni da una prima raccolta, rientra nei luoghi della fatica genovese nei quali, secondo lo stesso autore, «ormai è difficilissimo entrare». E l’apertura ufficiale, il 9 aprile, della raccolta firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare che riformi lo Statuto dei lavoratori. Iniziano così le celebrazioni per i 120 anni della Camera del lavoro metropolitana di Genova, nata ufficialmente il 31 maggio 1896, presentate questa mattina a Palazzo Ducale a Genova.
Come riporta l’agenzia Dire, gli eventi celebrativi cominceranno nelle sere di venerdì 1 e sabato 2 aprile con la facciata di Palazzo Ducale che dà su piazza Matteotti che si trasformerà in un maxischermo su cui verranno proiettati in anteprima gli scatti di Lucas, con la colonna sonora realizzata dall’orchestra del Teatro Carlo Felice. Le stesse immagini, raccolte nel volume Il tempo dei lavori, saranno poi presentate ufficialmente mercoledì 6 aprile alle 16.30 nel corso di un incontro dal titolo Il sindacato davanti alla modernità a cui, tra gli altri, prenderanno parte il sindaco di Genova, Marco Doria, e il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. Un secondo libro verrà presentato martedì 31 maggio alle 16.30 alla Commenda di Prè dedicato a Il naufragio del vapore Sirio. Una tragedia mediterranea dell’emigrazione italiana. Infine, giovedì 30 giugno alle 17 a Palazzo Ducale, nel giorno del 56° anniversario dello sciopero generale cittadino proclamato contro il congresso nazionale dell’Msi a Genova e il sostegno fascista al governo Tambroni, verrà presentato il terzo volume della storia della Camera del Lavoro cittadina che ricostruisce il periodo proprio dal 30 giugno 1960 al 24 gennaio 1979, giorno dell’assassinio di Guido Rossa da parte delle Brigate Rosse. Anche in questa occasione sono previste le partecipazioni del sindaco Marco Doria e del segretario della Cgil, Susanna Camusso.
La scelta di ripubblicare e aggiornare un’opera fotografica dedicata al lavoro arriva in un momento particolarmente significativo, secondo lo storico e presidente della Fondazione Cultura di Palazzo Ducale, Luca Borzani, «un momento in cui il mondo del lavoro è segnato da una sorta di invisibilità sociale». Per Borzani «noi non abbiamo più immagini di lavoro ma di produzione che sembra dematerializzata: sembra non esistere più il rapporto tra corpo e lavoro». Ecco allora i motivi del sostegno di Palazzo Ducale alle celebrazioni del sindacato: «I 120 anni fanno della Camera del lavoro l’associazione democratica con impianto di massa, più antica e più storica della città – spiega ancora il presidente – e sono molto felice della scelta del sindacato di non realizzare una serie di eventi legati alla classica retorica commemorativa. Certo, si parte dalla storia, ma si cerca di fare in modo che non sia qualcosa di antiquariale». D’altronde, secondo lo storico, se «il sindacato nasce come risposta a una fase in cui si definivano gli orizzonti della prima modernità, quella della rivoluzione industriale» oggi ci si trova di fronte a «una nuova modernità che non è più accompagnata dal tema del progresso, anzi spesso vuol dire arretramento sociale, crisi della cittadinanza e della democrazia».
Così le fotografie di Uliano Lucas, realizzate appositamente per l’occasione nei luoghi più o meno noti del lavoro genovese, solleveranno discussioni «strettamente collegate al presente e non solo rivolte agli iscritti al sindacato ma centrali per la citta” e da condividere con tutti». E la grande sfida delle immagini, secondo Borzani, sarà quella di misurarsi con una doppia invisibilità, «quella degli stranieri che lavorano all”interno di un mondo e di un’immagine di lavoro che sono diventati essi stessi invisibili». Passato e presente, dunque, strettamente connessi, come ricorda anche Ivano Bosco, segretario generale della Camera del lavoro metropolitana di Genova: «A noi rievocare il passato serve per capire che cosa è successo, rievocare la memoria e dare slancio al futuro. Ci dobbiamo misurare con la modernità, cogliere i cambiamenti e non arrenderci all’assenza dei diritti, del diritto al lavoro e dei diritti all’interno del mondo del lavoro». Ecco perché la celebrazione dei 120 anni sarà l’occasione per iniziare a raccogliere le firme per presentare un disegno di legge che riscriva lo Statuto dei lavoratori. «In questi mesi – spiega il sindacato – la Camera del lavoro metropolitana ha chiamato il propri iscritti a esprimere un parere sulla Carta universale dei diritti del lavoro: le assemblee sono state 681 e hanno coinvolto 24.326 iscritti che al 95% si sono espressi favorevolmente alla carta». Così, la nuova proposta di legge vuole rimettere al centro dell’agenda politica del Paese il valore del lavoro, la sua unificazione, la sua dignità, i diritti che devono accompagnarlo: in una parola, la cultura che il lavoro porta con sé. Una cultura che Bosco sottolinea essere sempre stata al centro della missione del sindacato: «Se in questi 120 anni sono sono nati e finiti partiti e altre forme di associazionismo ma noi resistiamo, forse vuole anche dire che abbiamo sempre tenuto ben presente il nostro scopo, ovvero la salvaguardia dei diritti del lavoro coniugati con valori imprescindibili come pace, solidarietà e uguaglianza. Se siamo ancora qui nonostante gli errori, vuol direi che i lavoratori ci riconoscono quantomeno che la faccia ce la mettiamo».