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Caribbean Islands: l’inglese dei Caraibi, la lingua del reggae

Nella zona dei Caraibi e in Giamaica convivono da un lato una forma di inglese standard internazionale dall’altro un creolo, fortemente influenzato dal contatto tra l’inglese e le altre lingue


31 Ottobre 2013Rubriche > Nice to meet you, English!

bob-marleyNel panorama della lingua inglese la situazione che si registra nelle Caribbean Islands non ha praticamente eguali. Se in molti dei paesi colonizzati dall’Impero Britannico l’inglese è stata l’unica lingua occidentale con la quale la popolazione locale è venuta in contatto, la zona dei Caraibi ha visto invece l’alternarsi di diversi popoli europei: spagnoli, francesi, olandesi e, appunto, inglesi, portatori ciascuno della propria rispettiva lingua madre che si andava a innestare e  fondere con altre lingue dagli abitanti del luogo.

A questo contesto si aggiunsero gli schiavi importati dall’Africa in condizioni disumane, parlanti anch’essi le varietà linguistiche delle loro terre di origine. Il melting pot che risultò portò a una commistione di culture che spiega la grande gamma di varietà dell’inglese presenti sul territorio.

È possibile affermare che nei Caraibi e in Guyana, altra ex-colonia inglese del continente sudamericano, convivano da un lato una forma di inglese standard internazionale, utilizzata per documenti e incontri ufficiali e in ambito accademico, e dall’altro un creolo, fortemente influenzato dal contatto tra l’inglese e le altre lingue menzionate in precedenza.

In generale, i linguisti distinguono tra un acroletto (la varietà più vicina all’inglese standard) e un basiletto (la varietà più vicina al creolo). Le variazioni riguardano tutti gli aspetti della lingua, dalla pronuncia, al vocabolario, alla grammatica.

Per esempio, in Guyana si passa dalla forma Standard English: I gave him ad altre creole come A giv him oppure le quasi irriconoscibili A did gi ii e mi gii am. Questo spiega la difficoltà di comprensione dei testi di alcune canzoni, in particolare appartenenti al genere reggae in Giamaica, che attingono a piene mani al creolo. Tratti distintivi come la presenza di una doppia negazione, non accettata nell’inglese standard, sono riscontrabili in I Shot the Sheriff, celebre pezzo di Bob Marley. Il verso: I didn’t shoot no deputy sarebbe in realtà I didn’t shoot any deputy in Standard English.

Se tuttavia la frase di Bob Marley è ancora chiara, più vicino al creolo e più difficile per noi da comprendere è: If him slip, I gaan leave him hand di Chase the Devil, famoso pezzo di Max Romeo, altro musicista giamaicano, dal significato: If he slips, I’m going to leave his hand.

Peraltro, non è solo in campo musicale che i Caraibi hanno dato un contributo culturale significativo, ma anche in quello letterario, con poeti e romanzieri del calibro di Derek Walcott e V.S. Naipaul, nato da una famiglia di origini indiane ma cresciuto a Trinidad e vincitore del Premio Nobel per la Letteratura nel 2001… See you!

 

Daniele Canepa


  • lingua inglese, musica
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