I contenitori sulle finestre, sui balconi e sulle terrazze possono essere molto spontanei o di impianto più classico, a seconda delle piante utilizzate, del contesto e dei gusti del loro proprietario
Questa settimana forniremo un esempio di come sia possibile realizzare una cassetta primaverile–estiva mediante l’impiego di piante disposte in modo molto naturale o spontaneo e poi di un contenitore di impianto più classico e tradizionale.
Nel primo caso si potrebbero inserire nella cassetta semplici tutori o rametti di legno e poi seminare, alla base di questi ultimi, semi di nasturzio. Questi germinano in pochissimo tempo, sono assai economici e producono, nella varietà rampicante, rami verde brillante che si abbarbicano rapidamente ai loro sostegni.
Le infiorescenze sono molto appariscenti, gialle, arancioni e rosse scarlatte. Queste ultime si susseguono incessantemente dai primi caldi fino all’inizio dell’autunno e possono, in quanto edibili, essere persino aggiunte alle insalate.
Nel caso in cui si volesse invece ottenere un insieme misto di piante, suggeriamo di mescolare, insieme ad un geranio centrale, alcune delle seguenti piante: petunie, piante del tabacco, lobelia ed edera sia verde che bianco verde. Se la pianta centrale sarà rosa, quelle di contorno potranno essere bianche azzurre o violette in modo da ottenere un effetto cromatico che sottolinei, tra il verde acceso dell’edera, i colori del geranio. Nel caso in cui quest’ultimo fosse bianco, vi sarà maggiore libertà nella scelta dei colori abbinabili, sconsigliamo però, perché in genere esteticamente poco gradevoli insieme a quel colore puro, i rossi, gli arancioni ed i gialli.
Nel caso si tratti poi di collocare la cassetta in un cavedio o in luoghi poco illuminati o umidi, si potrà senza dubbio optare per contenitori di sole felci o di sola edera. Il risultato sarà molto soddisfacente, garantirà di ottenere un angolo di verde che richiede una minima manutenzione e che si mantiene, quasi inalterato, negli anni. Nel caso in cui si mescolino poi diverse tipologie di edere o di felci o eventualmente le due essenze tra loro, si riuscirà, in poco spazio, a ricreare un piccolo spaccato di sottobosco.
A questo punto possiamo invece passare a descrivere un esempio di cassetta di impianto decisamente più formale. In questo caso, come abbiamo già accennato in un nostro precedente articolo, si procederà mediante l’impiego di piante dal portamento più rigido, regolare e scultoreo.
Nel caso che descriveremo si partirà dalla collocazione di due piantine di edera, da posizionarsi ai due lati della cassetta. Si potrà optare tanto per l’edera bianca e verde, da abbinarsi a piante fiorite nei toni del rosa, dell’azzurro, del violetto e del bianco oppure per quella verde scuro che consiglio nel caso si impieghino annuali o cespugli dalle colorazioni accese (rosso, giallo, arancione…). Generalmente suggeriamo di collocare dei rami secchi ai lati del contenitore ed infilati nel terreno, proprio al fine specifico di permettere all’edera di avere, durante la fase del suo sviluppo, un sostegno intorno al quale avvilupparsi.
Quest’ultimo verrà, in breve tempo, completamente ricoperto, rimanendo sommerso dal rampicante. A questo punto sarà possibile optare o per lasciare che l’edera si sviluppi in modo spontaneo ed irregolare oppure contenerla, conferendole una forma conica o sferica a seconda delle esigenze. Nel mezzo della cassetta sarà possibile collocare piante fiorite o piccoli arbusti, i cui colori e le cui dimensioni possono variare in base al gusto ed alle esigenze del singolo caso. E’ anche possibile prevedere delle sostituzioni che permettano di impiegare piante più propriamente primaverili, in una prima fase, cui subentreranno essenze tipicamente estive. Certe tipi di campanule, le bulbose (narcisi, tulipani, irsi, giacinti…) non permettono, con la loro fioritura, di coprire l’intero periodo che va da marzo a settembre, di conseguenza dovranno essere rimpiazzate con altre essenze.
Verso fine primavera ed inizio estate si potranno quindi piantare, in loro sostituzione, fiori di vetro, gerani, begonie o cespugli di margherite, potentille… La manutenzione della cassetta è estremamente semplice, essendo sufficienti innaffiature costanti e non eccessive. Anche i costi di gestione e di sostituzione delle piante saranno minimi, potendosi tranquillamente optare per annuali o comunque per gerani ed affini ben poco dispendiosi.
Filippo Leone Roberti Maggiore e Emanuele Deplano
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