Che cosa sono le cassette? E come si coltivano? Anche una semplice cassetta con poche piante permette di godere di scorci colorati che ci ricordano il variare delle stagioni
Questa settimana forniremo qualche suggerimento su come si possano realizzare cassette di piante da collocare sulle finestre, sui terrazzi e sui balconi.
Innanzi tutto, la scelta delle varietà deve sempre adeguarsi al contesto ed alle condizioni di esposizione, luce e climatiche in cui le differenti essenze vengono inserite. Le cassette presentano, poi, rispetto ad un giardino un indubbio vantaggio, è infatti possibile sostituire le piante in base alle stagioni, ottenendo così un effetto che varia nel tempo. In questo caso suggeriamo di utilizzare preferibilmente varietà annuali o stagionali. Queste ultime sono infatti assai meno costose, si sviluppano appieno in poco tempo e possono, una volta terminato il loro ciclo vegetativo, essere agevolmente rimpiazzate.
Va poi detto che, a differenza di quanto si possa pensare, le piante sono in grado, anche in poco spazio, di crescere e fiorire in modo abbondante, garantendo anche al neofita ottimi risultati.
In questo articolo forniremo solo qualche esempio, essendo il numero delle combinazioni di diverse tipologie di essenze pressoché infinito e liberamente combinabile da parte del progettista.
La prima scelta di fondo che si pone è di scegliere tra uno schema della cassetta “classico” oppure uno naturale e spontaneo. Come regola generale, nel primo caso, si può optare per l’utilizzo di piante dal portamento compatto e scultoreo, ad esempio piccoli bossi, ligustri o, specie nel periodo invernale, agrifogli, skimmie o analoghe essenze. L’effetto “formale” viene poi accentuato, qualora queste ultime vengano collocate in modo geometrico nelle cassette, per esempio o al centro o ai due estremi laterali delle stesse.
Nel caso in cui si voglia, invece, ottenere un’immagine più naturale e spontanea, le piante verranno posizionate nei contenitori secondo uno schema libero, eventualmente su più livelli ed in base all’estro del proprietario. Durante la primavera e l’estate si possono utilizzare un’infinita varietà di piante annuali o biennali tra cui: petunie, lobelie, piante del tabacco, gerani, pelargoni, tageti, nasturzi, viole, calendule… Si possono inoltre inserire nei contenitori molteplici bulbose quali ad esempio: giacinti, tulipani, crochi, narcisi, muscari…
Per quanto concerne le dimensioni delle piante, possiamo solo dire in generale che queste dovranno variare in base alla grandezza dei contenitori, alla loro ubicazione ed al risultato finale che si intende ottenere. Da un punto di vista cromatico, di regola suggeriamo di optare per un colore di fondo (il bianco, il rosa, il giallo, l’azzurro…) e di inserire, a seconda dell’effetto finale desiderato, differenti variazioni sullo stesso tema.
Di massima, i rosa si abbinano bene agli azzurri, ai violetti, ai bianchi. I gialli possono essere enfatizzati dall’arancione e dai rossi. Il bianco è un colore puro che risalta in contrasto con il verde, specie se scuro, o può essere abbinato ai rosa, agli azzurri e violetti. L’aspetto cromatico risulta, come è facilmente intuibile e senza voler entrare nelle articolate teorie della celebre paesaggista inglese Gertrude Jeckyll, estremamente importante. A seconda del colore scelto, verranno individuate le essenze più adatte, per esempio per il giallo i tageti, le calendule, i narcisi o i nasturzi. Per il rosa si può optare per le petunie, i pelargoni, i gerani ed i giacinti. Per il blu-azzurro suggeriamo i muscari, le lobelie, gli iris (bulbosi o tuberosi) ed i mecanopsis. Per il bianco si potranno utilizzare varie bulbose (narcisi, giacinti, gigli…), le surfinie, le piante del tabacco, i gerani ed i pelargoni.
In generale si può poi dire che i colori freddi garantiscono, soprattutto se utilizzati a contrasto con il verde intenso ed il verde grigio un effetto formale e classico all’insieme, per contro quelli caldi risultano generalmente più “spontanei” e “disordinati”.
In alcuni dei futuri articoli cercheremo di fornire al lettore qualche esempio concreto di cassetta, ciascuno correlato ai diversi periodi dell’anno. Proveremo quindi a dare anche al neofita qualche suggerimento utile affinché egli possa scegliere tra le numerosissime essenze esistenti quelle più adatte alle sue esigenze e possa realizzare, in poco spazio, uno spazio verde che gli permetta di cogliere, anche solo dalle finestre di case, l’incessante variare delle stagioni.
Filippo Leone Roberti Maggiore e Emanuele Deplano
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