Citymessage è il progetto di tre ingegneri genovesi che prevede la diffusione in tempo reale - attraverso la rete - di notizie, messaggi e promozioni pubblicitarie su schermi installati in città. Il primo è stato installato in piazza Manzoni
Una rete di schermi dislocati sul territorio genovese e installati in vari spazi pubblici o in esercizi privati, su cui verranno diffuse notizie, pubblicità, informazioni riguardo eventi di pubblico interesse e comunicazioni della protezione civile circa le allerte meteo e ambientali: questo è CityMessage, progetto nato nel gennaio 2013 su iniziativa di Massimiliano Bonacci, Luca Odetti e Roberto Ravera.
Bonacci, ex-perito Ericsson, ha brevettato il progetto e, concluso il rapporto di lavoro con Ericsson, ha pensato, assieme ai due colleghi, di realizzarlo e diffonderlo sul territorio, offrendo un servizio a tutta la città. Con il sostegno del CIV di Corso Sardegna, del Presidente Umberto Solferino e del Municipio Bassa Valbisagno, CityMessage ha avuto la possibilità di essere avviato in tempi piuttosto brevi: il primo schermo è stato installato nel febbraio 2013 in Piazza Manzoni, dove adesso si possono leggere informazioni di vario tipo (da quelle utili a tutta la cittadinanza, alla semplice pubblicità a pagamento). L’iniziativa sarà estesa ad altri siti e presto ulteriori schermi saranno installati in varie zone della città. In questo momento sono in corso le trattative tra i tre promotori e il Comune per l’ottenimento del patrocinio dell’iniziativa. Finora sono state effettuate in Comune, alla presenza degli assessori Crivello, Oddone e Bocchiardo, due presentazioni del circuito usato per il monitoraggio del territorio e per la diffusione di informazioni da parte della Protezione Civile, che sembra abbiano riscosso il favore dell’amministrazione, per il suo valore informativo e per l’innovazione tecnologica.
Facciamo due chiacchiere con Massiliano Bonacci, che ci parla di CityMessage e ci racconta alcuni aneddoti sul progetto.
Cos’è CityMessage?
«Il progetto nasce dal bisogno di creare un nuovo circuito di informazione, che utilizza schermi distribuiti nella città e dispositivi collegati in rete, e permette di condividere informazioni sociali e commerciali: immagini, pubblicità, notizie, offerte di lavoro, informazioni circa la situazione meteo, la viabilità e il territorio, fornite dalla Protezione Civile. Il tutto, in tempo reale! Dal punto di vista pratico, il funzionamento è molto semplice: chiunque voglia partecipare, può dotarsi di un supporto, come smartphone o tablet, e scaricare l’app CityMe. Da qui si potrà postare messaggi pubblicitari o informativi, i quali saranno visualizzati sugli schermi ed eventualmente condivisi in modo molto facile anche sui social network. Le immagini e messaggi possono essere inseriti anche online, da www.informatutto.info. La scuola Parini-Merello di Piazza Manzoni sta facendo proprio così e già utilizza lo schermo come bacheca elettronica in piazza! Informatutto.info ci sta gentilmente ospitando ancora per un mese, poi a fine maggio avremo terminato la migrazione e tutti i contenuti saranno visualizzati e gestiti direttamente dal sito www.citymessage.it, ancora in fase di sviluppo».
Com’è nata l’idea?
«Da quando sono uscito da Ericsson a fine gennaio 2013, mi sono avvicinato ad altri due amici, Luca Odetti e Roberto Ravera (il primo ex-collega, ancora impiegato presso Ericsson, e l’altro dipendente di Softeco, che ora si occupano dello sviluppo Web & Android), e insieme abbiamo iniziato a mettere a punto questo nuovo progetto. Negli ultimi tempi da Ericsson mi sentivo in qualche modo insoddisfatto: lavorare sotto pressione costante in una multinazionale così importante, svolgendo anche per 12-16 ore al giorno attività specializzate, a mio parere ti estranea molto dalla realtà e ti fa perdere il contatto con quello che accade attorno a te, nella vita quotidiana e nella società. Così ho deciso di fuoriuscire dal gruppo e dopo un mese ho avuto la fortuna di parlare con Umberto Solferino, presidente del CIV di Corso Sardegna. Dopo avergli illustrato l’idea di CityMessage, l’ha abbracciata con entusiasmo, dando a me e ai miei colleghi la possibilità di usufruire degli spazi del chiosco di Piazza Manzoni, in cui abbiamo installato il nostro primo schermo, e aiutandoci a trovare altri spazi nei territori della Bassa Valbisagno.
Naturalmente il tutto è stato possibile anche grazie al Presidente del Municipio 3, Massimo Ferrante. Appena ho iniziato a lavorare al progetto in Piazza Manzoni, ho avuto modo di parlare con le persone e di entrare in contatto con gli impiegati del Municipio e con i commercianti, e mi sono reso subito conto dei veri problemi che sta vivendo la città, problemi che arrivavano in qualche modo ovattati dentro i nuovi uffici Ericsson degli Erzelli. Uno di questi problemi, quello che mi ha colpito di più, è la mancanza di comunicazione: non viene data la giusta visibilità alle cose buone e alle iniziative intraprese nei quartieri, i piccoli commercianti hanno sempre meno la possibilità di mostrare ciò che di bello propongono, i corsi della Provincia già finanziati rimangono deserti per mancanza di pubblicità. Ho notato che spesso i cittadini non sanno come fare per recuperare le informazioni di cui necessitano negli uffici e nei siti delle amministrazioni: su un territorio vasto come quello genovese, è difficile restare aggiornati sulle varie attività, se queste non sono adeguatamente promosse. Soprattutto non si riesce a monitorare costantemente il territorio e a tenere d’occhio tutti i rischi del dissesto idrogeologico: in caso di allerte ambientali, molto spesso, la gente non sa come deve comportarsi. Da qui nasce CityMessage: con questo progetto vogliamo aiutare le persone a risolvere i problemi di comunicazione a livello territoriale, amministrativo, sociale, e ridare slancio alle molte iniziative meritevoli. Mi rivolgo a chiunque voglia inserire contenuti sullo schermo di Piazza Manzoni, basta scaricare l’app CityMessage e dotarsi di dati d’accesso. A questo punto è fatta, e si può procedere con l’inserimento dei messaggi».
Qual è stato finora il riscontro da parte dei cittadini?
«Da quando siamo in piazza, abbiamo mostrato sullo schermo le facce delle persone, dei commercianti, foto delle feste di quartiere e abbiamo gestito, con l’aiuto del CIV e del Municipio 3, l’informazione di tutte le allerte meteo. Direttamente da casa mia inviavo sullo schermo in piazza le notizie sulla chiusura delle scuole, o ancora su come raggiungere i più vicini centri di accoglienza per i senza tetto. E so per certo che queste indicazioni si sono rivelate d’aiuto per molti. In particolare, c’è stato un episodio che ricordo con piacere e che mi ha toccato molto, e che mi ha dato la conferma che quello che stavamo facendo era importante: una sera, passando dalla piazza, ho trovato due senzatetto che, davanti allo schermo, stavano leggendo le informazioni sul display. Mi sono avvicinato e, parlando con loro, mi hanno rivelato di aver letto le informazioni sui centri di accoglienza e mi hanno detto che sarebbero andati in uno di quei posti, per avere un posto caldo dove stare: anche se sembrava di essere “in galera” (per via dei letti a castello e altre scomodità), mi hanno detto, almeno si stava al coperto! Quella conversazione mi ha fatto pensare e mi ha trasmesso ancora più entusiasmo per un progetto che giorno dopo giorno somiglia sempre più a una missione. Inoltre, da quel momento, passando nei giorni freddi dalla piazza, ogni tanto qualche senzatetto mi riconosceva e mi offriva un bicchiere di vino per scaldarmi!».
Elettra Antognetti