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Cresce con apparente difficoltà, ha rami sottilissimi e poche foglie ma le fioriture, ignote ai più, sono tra le migliori che la Natura possa offrire
Questa settimana ci occuperemo di una pianta, appartenente alla famiglia delle Ranuncolaceae, dalla fioritura spettacolare, la Clematis. Essa cresce, allo stato spontaneo, in molti paesi del mondo, soprattutto in quelli a clima temperato. In natura ha talvolta portamento di arbusto ma, nella maggior parte dei casi, si sviluppa come rampicante, avviluppandosi ad alberi, steccati ed altre piante. Il portamento è elegantissimo, sebbene spesso alquanto disordinato: la Clematis produce rami sottili, filamentosi, verdi brunastri. Le foglie non sono
numerosissime e spuntano soprattutto nella parte alta del rampicante, i fiori sono spettacolari. Di grandi dimensioni, con sei o sette petali, hanno una forma esotica e sembrano veramente sproporzionati, per dimensioni e fattezze, rispetto alla complessiva, aristocratica leggerezza della Clematis. In generale, all’atto dell’acquisto si consiglia di scegliere piante che siano vigorose e ben strutturate, prima di fiorire saranno comunque necessari almeno due anni. Per fioriture
copiose dovranno però trascorrere varie stagioni e la Clematis si dovrà acclimatare al suo nuovo ambiente ed alle diverse condizioni. Questa pianta preferisce, di massima, suoli ricchi, ben drenati che abbiano un PH neutro o leggermente alcalino. La peculiarità però che la caratterizza è che deve essere piantata con le radici in un terreno posto all’ombra mentre la chioma crescerà e si svilupperà meglio al sole (in zona preferibilmente esposta alla luce diretta per almeno sei ore al giorno). Per ottenere questo risultato, la Clematis viene generalmente collocata tra arbusti ed
erbacee perenni nei bordi misti. Nei vasi (meglio se di grandi dimensioni), si posizioneranno alla base del rampicante piante annuali o verdi per rendere le condizioni migliori per il suo sviluppo. Nella fase di posizionamento nelle aiuole o nei vasi, si consiglia di trattare la Clematis con estrema attenzione: le radici sono infatti estremamente fragili e mal sopportano i trasferimenti da un luogo ad un altro.
Infine, siccome vi sono varietà che fioriscono sulle
ramificazioni dell’anno precedente ed altre su quella che si sviluppa nella stagione primaverile, si consiglia (per evitare di apprendere tecnicismi eccessivi e per non sbagliare) di potare la pianta solo a fioritura avvenuta.
Poco utilizzata in Italia, dove fino a qualche anno fa, era persino semi sconosciuta, la Clematis merita davvero maggiore attenzione. Non è una pianta facile, non si
adatta a tutti i luoghi e neppure a tutti i proprietari: sente ed apprezza il polso del giardiniere “esperto”. Come tutte le cose complicate, il risultato finale è però davvero appagante. Se la pianta si adatta e cresce spontanea, le fioriture saranno abbondantissime, coloratissime (i toni variano da bianco puro, al rosa, al viola, al verdastro e persino al giallo) ed estremamente particolari. Una pianta questa un po’ da intenditori e soprattutto da veri appassionati, che va, al tempo stesso, curata caparbiamente, con costanza, ma anche lasciata sapientemente “indisturbata”.
Filippo Leone Roberti Maggiore e Emanuele Deplano
Per informazioni: ema_v@msn.com