Ad agosto le vendite al dettaglio su base annua hanno registrato un calo dello 0,9% per le imprese operanti su piccole superfici
Confesercenti lancia l’allarme perchè i dati Istat resi noti oggi confermano il calo dei consumi e se la situazione non dovesse migliorare rischiano di perdere il posto di lavoro circa 150 mila persone.
Secondo i dati pubblicati dall’istituto nazionale di statistica infatti, ad agosto le vendite al dettaglio su base annua hanno registrato un calo dello 0,9% per le imprese operanti su piccole superfici.
In discesa anche l’indice di fiducia dei consumatori, che a ottobre si attesta a 92,9 contro i 94,2 di settembre.
“Le vendite ad agosto confermano che i consumi vanno peggio delle previsioni: a fine anno, se continua così, avremo almeno 65 mila chiusure di esercizi commerciali, un salasso di 150 mila posti di lavoro in meno e l’aumento della desertificazione dei centri urbani. Le chiusure sono solo una faccia della medaglia, la crisi produce un altro effetto molto negativo: scoraggia la nascita delle nuove imprese, impedendo la creazione di occupazione” spiega Confesercenti in un comunicato.
“La nostra previsione sui consumi, che stimavamo attestati allo 0,5% nel 2011 e a quota zero nel 2012, rischia ora di essere fin troppo ottimistica. Dati drammatici che richiedono risposte rapide e efficaci: Confesercenti propone per i piccoli esercizi commerciali una vera e propria tregua fiscale che contempli per tutto il 2012 il regime dei minimi, e l’ampliamento a 50mila euro per tutte le imprese, in aggiunta alle agevolazioni previste per i giovani e le nuove attività“, conlude il comunicato di Confesercenti.