Questo lo slogan che il sindacato degli inquilini Sunia porterà in giro per le piazze d'Italia il prossimo 26 ottobre. A Genova, per il 2012, si stima che gli sfratti per morosità saranno oltre1500
La questione del diritto alla casa – nonostante coinvolga un numero sempre maggiore di persone – rimane una tematica colpevolemente assente nell’agenda delle istituzioni pubbliche. Se ne è parlato ieri nel corso del convegno “La casa: diritto di tutti i cittadini e grande opportunità di lavoro e sviluppo per Genova”, organizzato dal sindacato degli inquilini Sunia-Apu.
«Nel 2011 a Genova abbiamo avuto 1291 sfratti di cui l’85% per morosità, la gran parte dei quali eseguiti in forma coatta con l’intervento della forza pubblica – spiega Calogero Pepe, segretario generale del Sunia-Apu – per il 2012, con l’incremento della crisi, gli sfratti stimati nella nostra città saranno oltre 1500».
I dati emersi dal convegno fotografano una realtà in grande sofferenza, infatti, a fronte di 4300 domande presentate nel bando 2012 per l’assegnazione di case in edilizia residenziale pubblica, c’è una disponibilità di sole 250/300 unità abitative.
Il Sunia denuncia «A 6 mesi dall’insediamento della nuova Giunta guidata dal Sindaco Marco Doria, non siamo ancora stati convocati per un incontro. Eppure l’attività programmatoria è indispensabile per poter gestire l’emergenza casa e molti temi potrebbero essere oggetto di trattativa e confronto: come gestire l’Imu per i meno abbienti, come incrementare il ruolo dell’Agenzia sociale per la casa, quali iniziative prendere per incrementare le occasioni di social housing, come impedire l’aumento dei morosi tra coloro che sono assegnatari di alloggi di edilizia pubblica».
Per il sindacato degli inquilini si tratta di questioni da affrontare immediatamente. Al convegno era presente anche l’assessore regionale alle politiche abitative, Giovanni Boitano, il quale ha garantito che, nel giro di una settimana, si terrà l’incontro tra istituzioni (Comune di Genova compreso) e sindacati degli inquilini.
«A livello nazionale il fondo di sostegno all’affitto è stato azzerato e questo, in un momento di crisi profonda, rappresenta un taglio inaccettabile – spiega Daniele Barbieri, segretario nazionale del Sunia-Apu – Basterebbe perseguire l’evasione fiscale che nel comparto degli affitti è più alta rispetto a tutti gli altri settori. Si stima che a livello nazionale l’evasione fiscale sia di circa 3 miliardi di euro all’anno. Una cifra che consentirebbe di abbassare le tasse ai proprietari, ricostituire un fondo di sostegno all’affitto e attivare una serie di politiche abitative rivolte alle fasce più deboli della popolazione». Per sostenere queste proposte il 26 ottobre il Sunia sarà presente in molte piazze italiane con lo slogan “Abbassare gli affitti per evitare gli sfratti”.
Foto di Daniele Orlandi