Mubarak è sotto processo accusato delle sparatorie sulla folla dello scorso anno che causarono 850 morti, se verrà giudicato colpevole per lui scatterà la pena di m
Il processo all’ex presidente egiziano Hosni Mubarak e’ ripreso questa mattina all’accademia di polizia del Cairo. L’ex rais, 83 anni, e’ giunto in ambulanza dall’ospedale militare alla periferia della capitale dove si trova agli arresti. Mubarak e’ accusato di essere coinvolto nella decisione di sparare sulla folla durante le dimostrazioni di un anno fa in cui morirono 850 persone. Se riconosciuto colpevole, potrebbe essere condannato alla pena di morte.
Dopo la “primavera d’Egitto” e la rivoluzione del popolo egiziano sceso in piazza per chiedere le dimissioni di Mubarak, il Primo ministro Ahmed Shafiq, da lui nominato, è rimasto in carica fino al 3 marzo 2011, giorno in cui si è insediato il nuovo primo ministro Issām Sharaf, scelto dal Consiglio supremo delle forze armate, per traghettare l’Egitto al referendum costituzionale e alle elezioni presidenziali e legislative che avrebbero dovuto dare un volto nuovo al paese.
Come è noto le cose non sono andate secondo le previsioni: Sharaf, già ministro sotto la presidenza Mubarak, si è dimesso una settimana prima delle elezioni dopo i gravi incidenti nuovamente esplosi nella seconda metà del novembre del 2011.
Il Consiglio Supremo militare, accusato dal popolo in rivolta di aver instaurato un nuovo regime dittatoriale e corrotto, ha incaricato di formare una nuova compagine governativa a Khamal Ganzouri, un politico della vecchia nomenclatura, accreditato di personale onestà, legato tuttavia al deposto regime di Mubarak.
Ganzouri dovrà traghettare il paese alle nuove elezioni amministrative fissate per la metà di giugno 2012. Ma la situazione non è certo così lineare come sembra. Il potere di Ganzouri non è riconosciuto da parte della popolazione e la rivolta degli ultmi mesi del 2011 è stata nuovamente soffocata nel sangue con 650 feriti e almeno 3 morti.