Mentana si dimette, Minzolini cacciato via... Giorni di rivoluzione nell'informazione del piccolo schermo
Si è aperta oggi un’inaspettata campagna trasferimenti per quannto riguarda due delle più ambite poltrone del giornalismo televisivo. Con modalità e in circostanze totalmente diverse, Enrico Mentana e Augusto Minzolini abbandonano la direzione del Tg di La7 e del Tg1.
Enrico Mentana si è dimesso dopo aver ricevuto ieri, come una doccia fredda, la denuncia “per comportamento antisindacale” dell’Associazione Stampa Romana d’intesa con il comitato di redazione di La7. La motivazione? Il rifiuto da parte del direttore di leggere nel Tg il comunicato della Fnsi (sindacato unitario giornalisti italiani) che solidarizzava con lo sciopero dei poligrafici, indetto nell’ambito della mobilitazione di Cgil-Cisl-Uil e Ugl contro la manovra del governo Monti. “Un rifiuto irricevibile e contrario a quanto previsto dagli accordi collettivi di lavoro” ha fatto sapere l’ASR.
In mattinata è arrivata così la nota di Enrico Mentana: “Ieri pomeriggio ho appreso dalle agenzie di essere stato denunciato alla magistratura ordinaria dal mio cdr. Ho atteso 24 ore per verificare eventuali ravvedimenti, che non ci sono stati. Essendo impensabile continuare a lavorare anche solo per un giorno con chi mi ha denunciato, rassegno da subito le dimissioni dalla direzione del Tg La7”.
Pochi minuti dopo arriva la nota del Cdr di La7: “Nessuna denuncia è stata mai presentata alla magistratura contro Enrico Mentana ed inoltre allo stesso Mentana viene rinnovata la stima e l’apprezzamento per lo straordinario lavoro che sta svolgendo insieme alla redazione. La vicenda cui si fa riferimento non riguarda i rapporti tra il direttore e il Cdr, ma la questione insorta tra la direzione e il sindacato nazionale sul diniego opposto alla lettura, secondo le regole del contratto nazionale di lavoro, del comunicato.”
Insomma a carte in tavola sembra una bolla di aria fritta, risultato di rapporti d’ufficio che davvero poco contano se si sposta l’occhio di bue sull’italiano che guarda il Tg. In sostanza ci permettiamo di dire che si tratta di un comunicato che, anche se fosse stato letto, non sarebbe interessato a nessuno.
Spostiamoci invece in un altro ufficio romano, quello di mamma Rai. Il Cda, su proposta del direttore generale Lorenza Lei, ha disposto a maggioranza il trasferimento del direttore del Tg1 Augusto Minzolini ad altro incarico equivalente.
Tradotto in veritiese ora che i santi in paradiso sono un po’ meno santi il ramo secco si può tagliare. Lo scandalo delle spese illegittime con la carta di credito Rai ha avuto peso nella decisione, certo, ma non crediamo così tanto come si potrebbe pensare ad una prima riflessione. La motivazione del presidente Garimberti, dopo lo sfogo di Minzolini che ha giudicato illegittima la decisione dell’Azienda, ha parlato chiaro: “Il direttore faceva un brutto Tg”.
Ma signori cari, ve ne siete accorti ora? Dopo due anni e mezzo di pietoso giornalismo?