Ultimi quattro film in gara per Stories We Dance, il contest di videodanza a cura di Augenblick Associazione Culturale, nell’ambito della rassegna FuoriFormato, di cui Era Superba è media partner. Nella serata finale anche la performance dal vivo “Echo” della Compagnia DEOS diretta da Giovanni Di Cicco, in residenza al Teatro Carlo Felice di Genova
Continua il viaggio alla scoperta dei 14 film finalisti di Stories We Dance, il contest di videodanza internazionale a cura di Augenblick Associazione Culturale in programma giovedì 30 giugno, ore 21.00, in Sala del Munizioniere di Palazzo Ducale, nell’ambito della rassegna FuoriFormato, di cui Era Superba è media partner. Un appuntamento da non perdere per conoscere più da vicino il linguaggio della videodanza che, come già abbiamo avuto modo di illustrare, possiede strumenti complessi e multipli per attraversare e abitare i territori dell’arte e, perché no, della vita. La videodanza, genere aperto e in continua ricerca, non si accontenta di narrare la realtà del corpo ma si spinge a prefigurare scenari sempre diversi, di superare il limite della pelle, di dilatare lo spazio in cui agisce il corpo e di creare, grazie alle tecniche audiovisive, finestre su altri mondi: specchi interiori e realtà immateriali ma allo stesso tempo concreti e in profonda connessione con il nostro tempo “reale”. È il caso dei film finalisti di Stories We Dance, in buona parte già esaminati nei precedenti articoli e degli ultimi quattro che qui andremo a descrivere, uniti dalla forte urgenza narrativa e compositiva.
Caratterizzato da una vena intimista e poetica L’odore delle ossa (1’) diretto da KRÅK_collettivo onomatopeico nel 2015, è l’unico film italiano in concorso. Il film, originariamente nato come cortometraggio della durata di 19 minuti e qui presentato nella sua versione breve, è incentrato sul rapporto tra due donne attraverso il viaggio, emotivo e fisico, in una natura algida ed incontaminata. Gli scenari, incantati e imponenti, riverberano le geografie interiori delle due protagoniste come se non esistessero confini precisati tra dentro e fuori. La fotografia e la regia curata da Roberta Segata ha già fatto ricevere al film la menzione di Best Cinematography a Cinedans Filmfestival e la menzione speciale Team a La danza in 1 minuto.
She/Her (11’ 04’’) è un film olandese diretto nel 2015 da Sonja Wyss che indaga il rapporto conflittuale tra una madre e una figlia. Già dalla scena iniziale rimaniamo catturati dalla temperatura emotiva di questa relazione: i ruoli sono evidentemente cristallizzati tanto nelle parole manipolatorie della madre quanto nella gestualità contrariata della figlia, dove il potere e la dipendenza rimbalzano in uno scontro vis à vis attorno al tavolo di un ristorante. La scrittura coreografica, perfettamente sintonizzata con lo sviluppo drammaturgico, svela l’importanza di un legame, possibile solo attraverso il contatto fisico.
Il visionario Tango Brasileiro (3’), film anglo-brasiliano diretto da Gabriela Alcofra e Billy Cowie nel 2014, è una riflessione sul tempo e su come questo possa essere sedotto e fermato dalla voce di una bambina. Costruito in buona parte con materiali filmici d’archivio, il cortometraggio riesce ad evocare la danza attraverso i fermimmagini sugli abitanti del passato di Rio de Janeiro alternati alla voce fuori campo e all’espressività della performer.
Ultimo film in programma: Vecinas (11’ 17’’) firmato nel 2015 dalla belga Natalia Sardi. Il nodo centrale della storia si sviluppa intorno a una particolare sensibilità del corpo: l’esperienza di due donne soggiogate dalle leggi del magnetismo. La tensione dei due corpi, separati dal muro di casa e sul quale si concentra la loro sorte, ben presto si trasforma nella consapevolezza di poter inventare e negoziare una nuova identità. Pluripremiato e selezionato in rilevanti festival internazionali, questo film in parte autobiografico, è la prova di come la danza possa elegantemente abbracciare il cinema.
Al miglior film, al termine delle premiazioni previste sempre il 30 giugno, sarà consegnato un premio in denaro pari a 500 euro. Quattro le menzioni speciali: miglior regia, miglior coreografia, miglior performer e miglior concept. Anche gli spettatori saranno invitati a scegliere il loro film preferito con l’assegnazione del premio del pubblico.
Altra nota di colore, durante la serata sarà la presentazione della performance dal vivo Echo di e con Luca Alberti, danzatore e membro della Compagnia DEOS diretta da Giovanni Di Cicco in residenza al Teatro Carlo Felice di Genova. Lo studio coreografico è tratto da MM Microcosmo Mozart, spettacolo di recente produzione della Compagnia DEOS che sarà rappresentato il 5 luglio nell’ambito del Festival Outside(R) Dance(R). Echo è il viaggio e la memoria di un suono, la frequenza irrisolta di un transito, che trova nell’anatomia di un corpo solo, la strada per ritornare a casa.
Alessandra Elettra Badoino