Lunedì 17 settembre sciopero nazionale dei lavoratori delle telecomunicazioni, martedì 18 incontro al Ministero del Lavoro
Dopo le proteste, la mobilitazione e l’assemblea di venerdì scorso a Sestri Ponente per informare la cittadinanza sulla critica situazione dei lavoratori della Ericsson – 94 esuberi di personale annunciati dall’azienda a metà luglio, proprio all’indomani dell’inaugurazione della nuova sede sulla collina degli Erzelli, operazione grazie alla quale la multinazionale svedese ha goduto di cospicui finanziamenti pubblici – adesso la vertenza si sposta a Roma. Martedì 18 settembre, infatti, presso il Ministero del Lavoro, è previsto un incontro fra i rappresentanti di Ericsson, del Ministero e dei sindacati per affrontare la questione dei 374 esuberi decisi a livello nazionale, 94 solo nella nostra città.
Le organizzazioni sindacali, però, non manifestano ottimismo sulla possibilità di un’intesa, visto che Ericsson non sembra intenzionata a fare marcia indietro. «L’azienda continua a sostenere che si tratta di esuberi su base volontaria ma sono state avviate le procedure di licenziamento collettivo che noi chiederemo di bloccare», spiega dalle colonne del “Corriere Mercantile”, Daniele Gadaleta, coordinatore regionale di Slc Cgil.
«Dal punto di vista politico il taglio è la fine di Erzelli – aggiunge Gianni Pastorino, segretario generale della Slc-Cgil di Genova – visto che ai 94 esodi si affiancherebbe uno spin-off di 50 persone (in pratica una riorganizzazione aziendale attraverso la quale si crea una nuova società partendo da un dipartimento interno di una realtà già consolidata, ndr) che equivale ad una cessione di ramo d’azienda del broadcast access e della Legacy».
In pratica parliamo di 144 posti di lavoro che rischiano di venire meno su un totale di 772. «Vuol dire che ne rimarrebbero 628 – sottolinea Pastorino – uno svuotamento pesante da accettare considerando che nel 2005-2006, quando c’è stato il passaggio da Marconi ad Ericcson, i dipendenti erano 1186».
Davvero un pessimo biglietto da visita per il nuovo Parco tecnologico degli Erzelli, la cui genesi continua ad essere un percorso irto di ostacoli.
Lunedì 17 settembre le organizzazioni sindacali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, hanno proclamato uno sciopero nazionale dei lavoratori delle telecomunicazioni. «A differenza di altri comparti, il settore, seppur in una situazione generale di contrazione degli utili, non presenta grosse difficoltà – scrivono i sindacati – ma nonostante ciò si moltiplicano i casi come quello di Ericsson che a livello nazionale ha dichiarato oltre 300 esuberi».
Ericsson è solo la punta dell’iceberg «Situazioni pesantissime si verificano nei casi di cambio d’appalto e delle cessioni di ramo d’azienda in un continuo stillicidio di posti di lavoro – continua le organizzazioni sindacali – Per questo i lavoratori e le lavoratrici del settore si mobilitano con lo sciopero per l’intero turno di lavoro in tutta Italia». A Genova la manifestazione avrà inizio alle ore 10 in Largo Pertini da cui partirà un corteo che arriverà intorno alle 11.30 presso la sede di Confindustria.
Matteo Quadrone
Foto di Daniele Orlandi
2 commenti su “Genova, Ericsson: avviate le procedure di licenziamento collettivo”