Ecco l'esperienza di un lettore che ci ha scritto dopo aver segnalato ad Agcom i propri dubbi riguardo alla gestione dei clienti da parte di un operatore telefonico. Ma la risposta dell'ente non è stata quella sperata...
Questa settimana la rubrica la faccio fare ad un lettore… Francesco mi ha scritto una mail per raccontarmi il suo caso e, considerato che l’argomento è molto sentito da tutti voi (sono tante le email che giungono in redazione sui servizi dei gestori telefonici), ho ritenuto fosse utile riportarla qui:
Buongiorno Alberto,
ho letto il suo articolo e sono d’accordo con lei. Sono cliente Fastweb da 6 anni ormai. Ai tempi ho pagato 70 euro di attivazione e ora, una volta data la disdetta della linea, mi appresto a doverne pagare 95 di disattivazione. Ho sottoscritto un contratto da 45euro/mese e di anno in anno ho comunque appurato sempre piccoli aumenti o piccole spese in addebito che col tempo, hanno fatto lievitare questa cifra fino a 50 o 55 euro mese (tipo spese per invio cartaceo o contributi vari…), spese che i nuovi clienti all’inizio del contratto non pagano!! (politiche di discriminatorie della clientela – hai lo stesso servizio che si chiama nello stesso modo ma chi è nuovo lo paga meno e non per frutto di scontistica particolare). Ho chiamato l’Agcom e per loro tutto ok, devo pagare all’operatore le spese che sostiene per la chiusura del servizio e garantisce AGCOM che la cifra sia congrua!!! (andiamo bene)Si dovrebbe fissare un costo fisso di chiusura del servizio per qualsiasi operatore e non ivandolo oppure togliere completamente questa voce di spesa lasciando che siano gli operatori a recuperarla dai consumi. Ad oggi ogni operatore telefonico può fissare la cifra che vuole giustificandola come crede e ivandola… Può anche aumentarla, per esempio delegando ad una società esterna più costosa (ad es. una controllata) tale incombenza, rientrerebbe comunque nei costi giustificabili da AGCOM.
Insomma per AGCOM, se Fastweb usa per disattivare un servizio utilizzando cavi in oro massiccio 18 karati allora è giustificabile far pagare 8000 euro di disattivazione?? La parola “giustificabili” in giurisprudenza è troppo generica e si presta a raggiri di ogni genere.Nel contratto che ho firmato nel 2006 i costi di disattivazione sono scritti nero su bianco 49+21 = 70 … mi chiedo cosa sia cambiato da allora per arrivare a 95 euro! Sono stato inoltre minacciato dagli operatori Fastweb che se non pago mi fanno una segnalazione come cattivo pagatore (quindi se chiedo dopo un prestito o mutuo mi vengono negati).
Francesco
Difficile non concordare con Francesco.
Mi permetto due precisazioni:
1. In sede di conciliazione presso i Co.re.Com. la difesa degli avvocati e/o funzionari di Fastweb è, più o meno la seguente: “L’AGCOM ci dà ragione….”
2. Il sig. Francesco avrebbe potuto contestare l’aumento ingiustificato, quello sì, e nessuno gli poteva dare torto.
Per concludere, ribadisco (non l’avessi mai detto) che le Authority italiane destano – quanto meno – alcune perplessità in relazione al loro essere terzi tra utente e gestori vari…
Alberto Burrometo
Per segnalazioni, domande e richieste di consulenza scrivere a progetto.up@gmail.com oppure redazione@erasuperba.it. La rubrica “Consulenza Online” vuole essere un filo diretto con i lettori, il presidente dell’ associazione Progetto Up Alberto Burrometo è a vostra disposizione.