La proposta arriva dal consigliere Antonio Bruno, un nuovo spazio verde per i cittadini del Centro Storico e per i turisti, i giardini di Palazzo Tursi nelle adiacenze di Palazzo Bianco e Palazzo Nicolosio Lomellino e i "terrazzamenti" sino alla Spianata di Castelletto
La Città Vecchia, per forza di cose, manca di ampi spazi verdi. I cittadini del centro storico, stretti fra il Porto Antico e Spianata Castelletto, non hanno un parco vicino alle loro case. Stesso discorso per i turisti che visitano i nostri caruggi e che si aggirano fra i Musei di Strada Nuova e i bassi della Maddalena.
Nasce da questo ragionamento la proposta di Antonio Bruno, capogruppo Fds in consiglio Comunale: aprire al pubblico i giardini dei palazzi di Strada Nuova, in particolare quelli di Palazzo Tursi. «Aprire i giardini di Strada Nuova – spiega Antonio Bruno – sarebbe un ottimo investimento in termini di offerta turistica e vivibilità del centro storico che si ritroverebbe finalmente con uno spazio verde di grande pregio a pochi passi dalle abitazioni».
Parliamo dell’ampio cortile – attualmente interessato da lavori di ristrutturazione – fra Palazzo Tursi e Palazzo Nicolosio Lomellino, i giardini pensili che si arrampicano sino al belvedere Montaldo e del giardino fra palazzo Bianco e Palazzo Doria Tursi arricchito dallo splendido porticato da cui un tempo, prima della costruzione di Palazzo Rosso, i nobili della famiglia genovese e gli illustri ospiti godevano di una vista aperta sui tetti e sul golfo.
«I giardini di Palazzo Tursi sono in capo al Patrimonio e la gestione del verde è affidata ad Aster. Sono stati edificati in epoca successiva rispetto alla costruzione del palazzo e quindi non da considerare “storici” – ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici Gianni Crivello – inoltre si trovano adiacenti agli uffici amministrativi e l’unico accesso per raggiungerli è l’ingresso principale di Tursi. Si creerebbe un problema di presidio e, se si considera che alcune zone sono transennate e non accessibili, anche di sicurezza per i visitatori. In questo caso si potrebbe ovviare al problema facendo un ragionamento con una cooperativa o un’associazione per controllare gli accessi». Diverso il discorso per quanto riguarda il giardino fra Tursi e Palazzo Bianco: «In questo caso si tratta di giardini “storici” e perciò di pertinenza dei Musei di Strada Nuova; già oggi sono aperti al pubblico, ma solo ai visitatori del polo museale», conclude Crivello.
Rimane dunque possibilista l’assessore, vedremo se il discorso iniziato in queste settimane in Aula Rossa avrà un seguito e nuove puntate o se sarà destinato a rimanere lettera morta.