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Enrico Chiesa e Gianluca Benvenuti, membri degli Scarlet Diva, lanciano un'agenzia di booking via social network per promuovere band e cantautori e favorire il contatto con i locali: il loro racconto del progetto
Chi lavora o si diletta in ambito artistico ormai sa bene che i social network sono un fondamentale canale di visibilità a costo zero: tuttavia, facendo l’esempio della musica dal vivo, permangono criticità che rendono molto difficile trovare luoghi e occasioni in cui esibirsi. Da un lato perché i locali che ospitano band e cantautori non hanno spesso la possibilità (o la volontà) di pagare un cachet adeguato, dall’altro perché il sistema di autorizzazioni e permessi è ancora oggi molto complesso.
A questo scopo è stata avviata una raccolta firme per una nuova legge sulla musica dal vivo, lanciata sulla piattaforma web Change.org da Stefano Boeri, ex Assessore alla Cultura di Milano della Giunta Pisapia. In parallelo, sono sempre più numerose le iniziative a livello locale per “fare rete” tra gruppi, cantautori e detentori di spazi dove suonare.
Un’iniziativa interessante è quella di Enrico Chiesa e Gianluca Benvenuti degli Scarlet Diva, che ci hanno contattato per raccontare il progetto Go Eventi: una pagina Facebook (accessibile qui) dedicata alla promozione di band professionistiche ed emergenti e al contatto con i locali per l’organizzazione di serate.
L’idea del progetto – come ci spiega Enrico Chiesa – è nata perché «a Genova ci sono moltissimi gruppi ed artisti in genere ed è un’ottima officina di talenti, ma spesso ci si scontra con la dura realtà dei locali e degli eventi che lasciano pochi spazi ai giovani, sopratutto per chi non ha molta esperienza e non riesce a ritagliarsi uno spazio per farsi ascoltare o esprimere la propria arte. Il progetto è ancora alla fase iniziale, ma abbiamo all’attivo un forte legame con Emergenza Festival e con le band non genovesi che si sono esibite. Per esempio i vincitori, gli Ordinary People, hanno partecipato al nostro primo evento, che si è svolto a Ceranesi lo scorso 6 luglio».
Come funzionerà Go Eventi? Il contatto con le band da un lato e con gli organizzatori / ospiti dall’altro porterà alla creazione di pacchetti di 2, 3, 4 gruppi a serata, una formula analoga a quella delle agenzie di booking. «I locali che ospitano musica dal vivo hanno, come esigenza principale, che le band portino pubblico e di conseguenza incassi (se il concerto è gratuito, anche solo incassi derivati dal bar). Esistono band che hanno un forte seguito, mentre altre – magari giovani e con meno esperienza – non potrebbero riempire i locali quanto i titolari vorrebbero. Per questo abbiamo l’idea dei pacchetti: unire a una band “forte” altre emergenti, così che il pubblico della prima faccia da traino alle altre».
L’adesione a Go Eventi da parte delle band è gratuita, con in più la possibilità di guadagnare sugli eventuali cachet. L’obiettivo più ambizioso degli organizzatori – che all’attivo hanno anche uno studio di registrazione, Diva Studio – sarà la realizzazione di un festival targato Go Eventi con la presenza di tutti gli artisti che hanno fatto parte del progetto.
Marta Traverso