Svariate centinaia di tulipani, migliaia di altre bulbose, rizomatose ed erbacee perenni, oltre a cespugli e piccoli alberi
Come abbiamo detto la scorsa settimana, il Knot Garden, delle cui caratteristiche generali abbiamo già parlato in un nostro precedente articolo, è sito nella parte centrale del giardino. Esso è stato creato nel 1980, nello stile del periodo (dalla metà del cinquecento alla metà del seicento circa) in cui vissero i Tradescant, dall’allora Presidentessa del Garden Museum la Marchesa di Salisbury. La nobildonna trasse ispirazione dai progetti che stava, all’epoca, predisponendo presso la propria, splendida tenuta di Hatfield House nello Hertfordshire, dove intendeva realizzare incredibili ed intricati Knot Garden ed aiuole ornamentali.
La storia dei Tradescant è poi strettamente legata a quella di questa spettacolare tenuta di campagna (una delle più ampie di Inghilterra): il più anziano dei due giardinieri era stato infatti, da giovane, alle dipendenze di Robert Cecil, primo Conte di Salisbury, proprio presso la succitata proprietà.
La realizzazione del Knot Garden è stata inoltre attuata tramite l’impiego di specie introdotte in Gran Bretagna dai Tradescant o fatte crescere da loro nel giardino di Lambeth, purtroppo scomparso molto tempo addietro.
Una peculiarità del giardino consiste nel fatto che le attuali giovani piante del museo sono state tutte donate da vivaisti di ogni parte del Paese. Oggi il piccolo parco è poi abilmente ed attentamente curato da un folto gruppo di volontari sotto la guida di un esperto orticultore che cambia di anno in anno e del Capo del
Dipartimento di Orticultura del Museo.
Dalla visita si evince che vi è un costante impegno a mantenere questo importante giardino in perfette condizioni, non solo per il suo significato storico ma anche per il suo notevole contributo nel portare colore e vita in questo piccolo angolo nel centro di Londra nonché per il semplice piacere dei suoi visitatori.
Non ricevendo il giardino del museo alcun contributo pubblico e non disponendo di lasciti o donazioni, la sua sussistenza dipende interamente dal denaro proveniente dalla vendita dei biglietti di accesso all’esposizione, dai proventi del piccolo ma suggestivo negozio, della “tea room” in stile
“shabby chic” e dalle donazioni dei benefattori. Gli oneri di gestione e mantenimento del complesso sono, infatti, piuttosto elevati, tenuto anche conto che il solo costo di un bulbo di tulipano di specifiche varietà dell’epoca dei Tradescant costa oltre una sterlina. Nel giardino ne sono però impiegate, collocate e curate svariate centinaia, unite a mille altre bulbose, rizomatose ed erbacee perenni, ovviamente oltre a cespugli e piccoli alberi!
La prossima volta che capitate a Londra, fate quindi un salto in questo piccolo museo, sito quasi di fronte alla Houses of Parliament e definito dalla stampa londinese “One of London’s best small museums”. La vostra visita vi permetterà di contribuire al mantenimento di un angolo di verde nel centro cittadino e, al di là del piacevole percorso, vi farà comprendere, in tema di rapporto uomo-natura e tutela del Paesaggio, quali sia l’approccio, la sensibilità e lo spirito di una Nazione.
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Filippo Leone Roberti Maggiore e Emanuele Deplano
Per informazioni: ema_v@msn.com