Una cittadella dell'arte all'interno del Mercato Comunale, questa la proposta dell'associazione "Cantiere di Idee per il Carmine"
Esperimento sociale ma non solo, questo originale laboratorio e’ stato presentato in operazione “antimugugno” per una citta’ che sui “mugugni” non lesina di certo…Il responsabile dell’Associazione, Stefano Bruzzone, ha parlato pubblicamente di questa iniziativa con l’intento di coinvolgere, proporre e creare una genuina partecipazione della cittadinanza a 360 gradi, in un quartiere dove le problematiche sociali sono tutt’altro che sottili.
Il 23 gennaio 2008 Stefano Bruzzone e’ apparso nell’area forum della FNAC di Genova e, alla domanda circa gli obiettivi che il Cantiere si e’ posto, ha risposto: “Quello che vogliamo e’ gettare un seme, sperando che da qualche altra parte della citta’ si possa avvertire un segnale di cambiamento“.
A differenza di altri centri italiani e capitali europee, Genova non ha una piazza libera aperta a pittori ed artisti e piazza del Carmine, una volta pedonalizzata, per dimensioni e posizione potrebbe rivelarsi un luogo adatto e particolarmente azzeccato.
“Cantiere di Idee del Carmine” propone di creare all’interno del capannone del Mercato Comunale da tempo semi dismesso, con un solo banco in attività, un polifunzionale Centro Culturale di due piani dedicato a pittori, scultori, musicisti e letterati (scuole e gallerie d’arte, laboratori di artisti, ecc.), con un soggetto credibile in grado di garantirne la gestione (il Teatro del Mediterraneo di Carla Peirolero e’ una delle ipotesi al vaglio).
Il Carmine diventerebbe cosi’ la cittadella dell’arte a Genova, un quartiere ripopolato da artisti al lavoro e da piccole gallerie d’arte, botteghe artigiane e zone espositive nei tanti locali e fondi della zona attualmente inutilizzati.
Una mostra fotografica e’ gia’ stata allestita all’interno di questo mercato che troneggia affianco alla chiesa e, per il futuro prossimo, sono in previsione molteplici iniziative, perfettamente coerenti e contestualizzate nel piano cardine di questo laboratorio che si espandera’, appunto, in quelle creuze storiche oggi piegate dal degrado e nei box inutizzati del mercato.
Gia’ pochi giorni dopo la “Chiamata alle Arti”, una coppia di pittori ha preso in affitto in Salita Carbonara un locale da tempo inutilizzato: sara’ la prima bottega di pittori nel quartiere.
“Immagino un quartiere che si trasforma in contenitore culturale, sempre attento alle esigenze e ai mutamenti di una Genova sopita, distratta e mugugnona. Il tutto condito – continua Bruzzone – con memoria storica, tradizione popolare, aggregazione e massima creativita’, esulando dall’ottica miope di un comitato di quartiere“.
La collina del Carmine come Montmartre? Certo, si puo’. Il capannone del mercato ormai praticamente inutilizzato come la Place du Tertre, la piazza dei pittori e degli artisti della famosa “butte” parigina? Certo che si, tutto si puo’! Il sogno e’ quello di un’invasione di pittori, scultori, disegnatori ed altri artisti per ridare vita a un angolo dimenticato della nostra citta’, un borgo ricco di storia e tradizione.
“L’amministrazione per quanto riguarda questa zona sonnecchia un po’ troppo – conclude Stefano Bruzzone – non c’e’ solo il problema del Mercato da risolvere: siamo vicini ad un anno dalla consegna di oltre 340 firme per l’attesa pedonalizzazione di piazza del Carmine, le salite con le pavimentazioni storiche stanno cedendo ed anche la grande edicola votiva in piazza del Carmine perde i pezzi. In tempi disgregati quali quelli attuali, con la depressione collettiva che c’e’, un progetto come questo, che intende programmare un futuro percorribile per il borgo e che arriva dai cittadini, dovrebbe essere salutato dai nostri amministratori quantomeno come un segnale molto positivo”.
Per chiunque volesse saperne di piu’, l’Associazione “Cantiere di Idee del Carmine” e’ contattabile all’indirizzo mail liberotempo@gmail.com.
Laura Di Gregorio