I rami ricadenti dal fascino “neogotico” sono adattissimi per ricoprire i muri pallidi e scrostati di vecchi edifici
La vite americana (Parthenocissus tricuspidata) fa parte della famiglia delle Vitaceae, si tratta di una pianta rampicante a foglie caduche, originaria della Cina e della Regione himalayana. E’ una pianta vigorosa e rustica che cresce agevolmente in tutti i terreni ed in ogni ambiente. Essa forma rami che si abbarbicano, senza bisogno di sostegni, sui muri e che possono arrivare anche a quindici metri di lunghezza. Questo rampicante ha grandi foglie a tre lobi non molto incisi, in autunno il colore della parte aerea diventa rosso porpora accesso ed è, quindi, esteticamente molto interessante.
In tarda primavera produce delle piccole infiorescenze poco appariscenti, da cui in autunno originano numerosi minuscoli frutti blu cobalto. Consigliamo l’impiego della varietà Veitchii Robusta. Si tratta di un innesto sulla Parthenocissus quinquefolia (c.d. “vite canadese”) che cresce molto velocemente, riuscendo a ricoprire, in soli quattro o cinque anni, intere pareti. Aspetto positivo è che, una volta esaurito lo spazio disponibile, la pianta cessa di svilupparsi e la vegetazione non si sovrappone mai su se stessa. Tale crescita permette di ottenere, in breve, una parete ricoperta da grandi foglie, tutte uguali dall’effetto ordinato ed armonico.
Le foglie della Veitchii Robusta sono più grandi della specie originaria, i colori autunnali sono più intensi e la produzione di bacche è straordinariamente abbondante. Infatti, in autunno, dopo la fase di intensa colorazione rossa, arancione e gialla delle foglie, queste ultime cadono, lasciando per diversi mesi il rampicante ricoperto di soli piccoli e suggestivi grappoli neri, disposti in modo regolare. Il Parthenocissus quinquefolia, chiamato comunemente vite canadese, è molto simile a quella americana: ha foglie caduche ma più grandi dell’altra varietà e formate da cinque foglioline ovali e dentate, anch’esse virano nelle sfumature del rosso in autunno.
La crescita è meno regolare, l’effetto globale è più disordinato e lo sviluppo non compatto come quello della c.d. “vite americana”. In generale, il Parthenocissus è sicuramente una pianta rustica molto diffusa, anche spontaneamente in natura ed impiegata, come essenza ornamentale, per coprire, senza rovinarli, muri. Questi rampicanti, per sostenersi, non usano, infatti, radici aeree ma solamente piccole ventose poste all’apice dei viticci. Durante l’estate tutte queste varietà mantengono le pareti degli edifici in ombra, così assorbendo completamente i forti raggi solari. In inverno, le foglie sono invece caduche e tale fenomeno permette così al sole di scaldare i muri, con conseguenti ottimi benefici in termini di consumi e di assenza di eventuale umidità.
Da un punto di vista colturale e di manutenzione, la pianta richiede, in tutte le sue diverse varietà, solo interventi di potatura volti a limitarne lo sviluppo eccessivo, spesso persino esuberante. Il periodo consigliato per eseguire queste operazioni è l’inverno. Se necessario, questi rampicanti possono anche essere ridimensionati drasticamente fino a circa un metro dal terreno, senza che ciò ne comprometta la salute. Consigliamo senza dubbio di utilizzare le menzionate varietà, da sole o frammiste ad altre essenze, tanto in città quanto in campagna. I risultati che garantiscono sono ottimi: minime esigenze colturali, crescita rapida, ricca produzione di bacche blu elettrico e particolari colorazioni giallo e rosse accese delle foglie in autunno.
Va detto però, per completezza, che la vite non si caratterizza per i buoni risultati se viene coltivata in vaso, preferendo affondare le radici liberamente nel terreno. Nei contenitori l’effetto è generalmente stentato, con lo sviluppo di pochi rami e di piccole foglie. I rampicanti di questa famiglia sono, in piena terra, invece tutti utilissimi per attribuire, in poco tempo e facendoli crescere liberamente sulle superfici in pietra o di intonaco, specie se délabré o scolorite, un effetto storico, quasi neogotico ai vecchi edifici. Si possono inoltre anche impiegare per ricoprire, con costi contenuti e rapido effetto, alberi secchi o steccati. Questi ultimi si coloreranno, ai primi freddi e di colpo, di rossi scarlatti, gialli ocra ed arancioni accesi, creando inaspettate, stante il periodo dell’anno, estese e colorate cortine sui prati, già imbruniti per il freddo notturno.
Filippo Leone Roberti Maggiore e Emanuele Deplano
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