Ecco una raccolta delle migliori pubblicazioni inglesi in materia di botanica e landscape design, consigli utili per far rendere al meglio il proprio spazio verde
Questa settimana ci proponiamo di fornire, ai lettori della nostra rubrica, qualche suggerimento sulle più recenti pubblicazioni in materia di giardinaggio e di Landscape Design. In questa prima rapida rassegna, partiremo da alcuni libri, scritti da autori inglesi, che personalmente reputo, per tradizione, stesura ed attenzione ai singoli temi, i più interessanti nell’attuale panorama editoriale.
A Nation of Gardners (Carlton Books, Twigs Way, £ 20,00).
Questo volume approfondisce la storia e le ragioni che si celano dietro l’amore degli inglesi per il giardinaggio. Il libro passa in rassegna sia argomenti molto complessi e tecnici quali il tema delle piante medicinali nei giardini dei monasteri che temi più prosaici come le problematiche correlate ai ripari dove collocare d’inverno le piante in vaso.
Scritto in modo impegnato dallo storico dei giardini Twigs Way, il volume è corredato da una prefazione del garden designer Joe Swift e da lussuose ed eleganti illustrazioni tratte dal Garden Museum.
Un libro impegnato per lettori molto “committed”.
Gertrude Jekyll: her art restored at Upton Grey (Garden Art Press, Rosamund Wallinger, £ 29,95).
Gertrude Jekyll rappresenta, nel Regno Unito, la storia del Garden Design. Ella è infatti la più rinomata e celebrata progettista inglese di giardini di tutto il ventesimo secolo. Tra le centinaia di progetti realizzati, pochi sono però quelli perfettamente restaurati secondo lo spirito della progettista. Questo è il caso di Upton Grey.
Nella parte iniziale il volume descrive e delinea il parco, nelle successive si riportano invece le piantine originali del progetto e si rivelano le tecniche di restauro e valorizzazione delle varie sezioni del giardino. Il testo dedica poi uno specifico capitolo al particolare utilizzo delle piante mediterranee nel giardino inglese mentre nell’ultimo capitolo si riassumono i tratti caratterizzanti del lavoro della progettista.
Un libro quindi che non può mancare nella biblioteca di ogni appassionati della storia dei giardini inglesi.
A Year in the Life of Beth Chatto’s Gardens (Frances Lincoln, Fergus Garrett, £ 16,99).
In questo libro la progettista lascia raccontare ad altri le proprie realizzazioni senza farlo volutamente in prima persona, come è invece spesso accaduto in precedenti testi.
Il volume si presenta come opera prettamente fotografica, riproducendo i giardini nelle diverse stagioni, nella loro evoluzione nel tempo e nelle differenti condizioni climatiche. Le aree a verde si colgono così come realtà sempre mutevoli, che variano rispetto al progetto iniziale, spesso assumendo un voluto aspetto “spontaneo” e ben connaturato al “genius loci”.
Il volume riporta, sia nelle riproduzioni fotografiche delle boscaglie, delle aree pavimentate, dei giardini d’acqua che nelle foto di dettaglio, uno dei giardini più rilevanti e particolari della fine del ventesimo ed inizio del ventunesimo secolo.
In ultima analisi, un libro che, grazie alla bellezza delle fotografie è indubbiamente destinato a tutti, appassionati o meno di botanica.
The Art of Creative Pruning – Inventive Ideas for Training and Shaping Trees and Shrubs (Timber Press, Jake Hobson, £ 25,00).
Il volume è dedicato all’“Ars Topiaria”, su cui ci siamo soffermati in alcuni dei nostri precedenti articoli. Il taglio del testo è al tempo stesso tecnico, artistico e creativo. Si passa infatti dalle realizzazioni più classiche alle opere moderne, dalle tradizionali “sculture” in bosso ai cespugli realizzati in varietà botaniche differenti dalle usuali e solitamente utilizzate per altre finalità. Come alcuni critici hanno osservato, l’Autore approccia la materia con particolare “un occhio di artista”.
Un libro interessante per tutti gli appassionati di questa precipua tecnica di potatura ma anche per chi sappia cogliere l’abilità e la dedizione dei giardinieri che si curano dei parchi qui raffigurati. Consiglio di leggerlo dopo il (forse) più classico ma altrettanto interessante “Topiary and the Art of Training Plants” (Frances Lincoln, David Joyce, £ 25,00).
Italy’s Private Gardens – An Inside View (Frances Lincoln, Helena Attlee, £ 35,00).
Il volume è scritto da una “specialista” dei giardini italiani ed unisce la tradizione dei parchi italiani al tipico e brillante stile degli scrittori inglesi. Il testo passa in rassegna numerose aree verdi della Penisola, alcune antiche o storiche, altre di recente realizzazione. Alcuni giardini ritratti appartengono a celebri famiglie, altri a noti paesaggisti italiani o stranieri o sono invece retaggio di aristocratici casati. Tutti i parchi sono però accomunati dallo splendore ed eterogeneità del paesaggio, magnificamente ripreso nelle fotografie di Alex Ramsay.
Il libro è un “must have” per tutti gli appassionati del bello in quanto raffigura una Penisola sorprendentemente inedita, spesso ignota agli stessi italiani.
Kitchen Garden Estate (National Trust Books, Helene Gammack, £ 20,00).
Il libro è edito dal National Trust inglese ed è stato scritto da una donna giardiniere che ha lavorato per anni nelle proprietà amministrate dalla celebre Fondazione britannica (antesignana, nel Regno Unito, del sostanzialmente omologo FAI italiano).
Il taglio del volume è particolare in quanto esso si sofferma sulla disamina della auto sostenibilità, a mezzo degli orti e del loro ciclo vitale, delle proprietà site nella campagna inglese.
Il libro testimonia quel recente filone di letture afferenti al rinato interesse per l’inserimento e la valorizzazione degli orti nei grandi giardini. Da ultimo, il volume si sofferma anche ad esaminare ed a studiare la particolare forma del “walled kitchen garden” nel giardino inglese.
Un libro che riserva grandi sorprese, anche per chi è già appassionato ed esperto di orti.
Filippo Leone Roberti Maggiore e Emanuele Deplano
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