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Le differenze tra spelling e pronuncia nella lingua inglese hanno ragioni storiche: l'alfabeto e le tre diverse anime: germanica, greco-latina, francese
La corrispondenza tra pronuncia e grafia in inglese è un problema che affligge non solo coloro che studiano l’inglese come lingua straniera ma anche i native speaker stessi.
David Crystal, uno dei più grandi o forse il più grande studioso vivente della lingua inglese, sostiene che se il problema della mancata corrispondenza tra “come si scrive” e “come si legge” non è drammatico come a volte viene descritto, è altrettanto vero che non può essere sottovalutato. Infatti, le parole che non sembrano seguire gli schemi si attestano su una percentuale pari a circa il 20%.
Le discrepanze tra spelling e pronuncia inglese hanno ragioni storiche e alla base di tali differenze un ruolo importante è giocato dal fatto che la lingua inglese ha tre diverse “anime”: germanica, greco-latina e francese. La difficile armonizzazione dei tre sistemi di corrispondenza tra grafia e pronuncia ha contribuito a generare parte della confusione nella quale ci troviamo oggi.
Tra l’altro, un discorso interessante andrebbe fatto in merito alla storia dell’alfabeto della lingua inglese. Gli Angli, i Sassoni e gli Iuti che migrarono a ondate verso l’Inghilterra nel corso del V secolo d.C. utilizzavano l’alfabeto runico, del quale abbiamo traccia di soltanto una trentina di iscrizioni runiche in Inglese Antico (Old English), alcune delle quali, peraltro, contengono solamente un nome.
Fu soltanto con la cristianizzazione dell’Inghilterra a opera di Agostino di Canterbury che verso la fine del VI secolo d.C l’alfabeto latino venne introdotto sull’isola. Alle ventitré lettere latine applicate all’Old English vennero affiancati quattro simboli di derivazione runica (chiamati ash, thorn, wynn e yogh) che fossero in grado di rappresentare la pronuncia di suoni poco familiari.
Con la conquista normanna del 1066 e l’avvento di una nuova classe dominante di lingua francese le quattro lettere legate al retaggio anglosassone scomparvero però definitivamente: ash venne sostituito da a, thorn da th, yogh da gh e wynn dalla lettera w.
Il risultato definitivo al quale siamo giunti oggi è di un alfabeto a ventisei lettere; tra l’altro, sempre secondo il monumentale lavoro di Crystal, The Cambridge Encyclopedia of the English Language, la lettera più frequente all’interno delle parole inglesi è la e seguita dalla a, mentre all’ultimo posto della lista figurano due consonanti, z e q … See you!
Daniele Canepa
Twitter: @DanieleCanepa1
www.comeimpararelinglese.com
[foto di Diego Arbore]