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Macchina del Tempo: Arenaways e Trenitalia, lo scontro continua

Cosa ne è stato di Arenaways, la compagnia ferroviaria che due anni fa promosse la concorrenza alle Ferrovie dello Stato nel Nord Italia?


27 Marzo 2012Rubriche

IL PRECEDENTE

28 marzo 2010: la compagnia alessandrina Arenaways lancia ufficialmente un servizio di collegamento ferroviario privato che fa concorrenza alle Ferrovie dello Stato. Il primo convoglio (che partirà il 1 settembre 2010) sarà Torino-Milano, ma si annunciano già nuove tratte in tutto il Nord Italia, a partire da un collegamento veloce tra i due capoluoghi sopracitati e le Cinqueterre in concomitanza con la stagione estiva.

Queste alcune delle novità offerte dalla nuova compagnia: prezzo della corsa Torino-Milano intorno ai 17 €, 1 ora e 35 minuti di percorrenza moltiplicata per 16 corse giornaliere, i treni avranno un’unica classe equiparabile a una prima classe dell’alta velocità. Il biglietto potrà essere acquistato via Internet, presso edicole e tabaccherie o a bordo treno.

Un Intercity da Torino a Milano costa attualmente 19,50 € per la prima classe e 14,50 € per la seconda, con un tempo di percorrenza di 1 ora e 42 minuti.

Arenaways promette tuttavia l’offerta di servizi aggiuntivi rispetto ai convogli Trenitalia: prese di corrente e monitor per ogni postazione, la macchina lucidascarpe e il servizio lavanderia (come in albergo, si ritira la sera o il giorno dopo), una carrozza con snack bar e minimarket.

IL PRESENTE

Pendolari e viaggiatori occasionali, fermatevi un secondo e riflettete: quante volte siete saliti su un treno non targato Trenitalia? Nessuna, molto probabilmente. Il monopolio dei binari e delle biglietterie hanno reso praticamente impossibile a qualsiasi compagnia concorrente alle Fs non solo di far viaggiare sui propri treni, ma persino di far conoscere alla gente comune la propria esistenza.

Se non consideriamo casi eccezionali come le Ferrovie Nord in Lombardia, non è ancora nata una compagnia in grado di garantire a lungo termine un trasporto ferroviario nazionale concorrenziale a Trenitalia, dal punto di vista sia dei servizi che dei prezzi.

Il primo convoglio ArenaWays è partito nel novembre 2010, con due mesi di ritardo rispetto alle previsioni. I passeggeri della prima corsa sono stati una ventina, quasi tutti membri interni all’azienda. A causa di un ricorso presentato dalle Ferrovie dello Stato, i treni nella tratta Torino-Milano hanno avuto il divieto di effettuare fermate intermedie.

Per tutte queste ragioni, in poco meno di un anno l’azienda ha dovuto affidarsi a un curatore fallimentare e ha sospeso definitivamente tutte le corse a settembre 2011. La tanto discussa legge sulle liberalizzazioni a cura del governo Monti non ha toccato il trasporto ferroviario, ma nonostante questo Arenaways si è riformata lo scorso gennaio con la denominazione Strade Ferrate Alta Italia, in attesa di capire se, come e quando riprendere le attività.

Alcuni giorni fa l’amministratore delegato Giuseppe Arena ha rilasciato questa dichiarazione nel corso di un convegno sul tema delle liberalizzazioni: “L’aria politica sta cambiando, stiamo imboccando la strada giusta, ma ci vuole più coraggio e liberalizzare i settori chiave, a partire dalle ferrovie. La politica del precedente governo mi ha strangolato, ora Arenaways sta per tornare in vita. Sempre puntando sulla qualità del servizio. Sono fiducioso“.

In chiusura una domanda. Se il mercato globale trova i suoi presupposti nel libero commercio e nelle norme antitrust, è giusto che il trasporto su rotaia viva questa condizione di monopolio legalizzato?

Marta Traverso


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