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Movida, l’ordinanza non si cambia. Il sindaco Doria ferma la trattativa dell’assessore Piazza

Doccia gelata per gli esercenti del centro storico: il sindaco smentisce l'assessore Piazza sulla possibilità di modifiche sull'ordinanza che regola gli orari della movida. Cittadini portano firme a difesa del provvedimento, e la giunta tira dritto


11 Ottobre 2016Notizie > Movida

Vicoli, Centro Storico di GenovaNonostante l’inizio dei lavori dell’osservatorio dedicato, il Comune di Genova tira dritto: l’ordinanza che regola gli orari della movida genovese non è in discussione, ma, anzi, la sua applicazione potrebbe essere rafforzata da maggiori controlli. Questo l’esito dell’incontro di oggi tra il sindaco Marco Doria e una delegazione di cittadini del centro storico, a margine della seduta del Consiglio Comunale di oggi. Sembra, quindi, svanire, l’ipotesi di un “aggiustamento” del provvedimento, come richiesto dai commercianti, spaventati dalla continua diminuzione del volume d’affari notturno

Giunta divisa

«Questo provvedimento è un’ordinanza sindacale, la voce che conta è quella del sindaco – ha detto Marco Doria – oggi non è allo studio alcuna modifica ma piuttosto l’applicazione seria del provvedimento. Stiamo lavorando inoltre per nuove azioni da portare avanti per migliorare la vivibilità del centro storico, dialogando con tutti gli operatori commerciali». Con queste parole, quindi, sembra quindi chiusa l’ipotesi delle modifiche più volte annunciate dall’assessore allo Sviluppo Economico Emanuele Piazza.

Cittadini “contro” esercenti

A margine della seduta odierna del Consiglio comunale, il sindaco ha ricevuto una rappresentanza di cittadini che ha presentato una petizione con 1341 firme (di cui 1166 di residenti nelle zone del centro storico interessate dal provvedimento) contro il degrado del centro storico genovese e a favore dell’ordinanza sindacale. «I cittadini mi hanno riferito che i primi risultati concreti del provvedimento si iniziano vedere – afferma Doria – il calo del rumore nelle ore post chiusura dei locali è percepibile». Poco prima del Consiglio comunale il primo cittadino ha effettuato un sopralluogo nei vicoli della “Città vecchia” accompagnato dal questore, Sergio Bracco: «L’obiettivo dell’ordinanza – ricorda il Sindaco – è conciliare i principi del riposo e del tempo libero. Questo mix che sta dando buoni frutti ha consentito anche al Tar di negare la sospensiva con motivazioni che riconoscono quanto stiamo facendo. Sul rispetto dell’ordinanza continueremo a lavorare: abbiamo riscontri positivi ma non ci basta. Sappiamo che ci sono tante altre cose da fare per riqualificare il centro storico».

Tra le richieste dei cittadini che il sindaco ha presentato al questore, anche un presidio notturno della zona dell’Acquario e un maggior controllo del fenomeno dei parcheggiatori abusivi. «Sono portavoce di una presenza più visibile ed efficace delle forze dell’ordine – prosegue Doria – ma va anche detto che ci sono aspetti positivi che vanno sottolineati come l’apertura di nuove attività commerciali gastronomiche nella zona di San Bernardo e della Maddalena, il che significa che non c’è solo un centro storico che chiude».

Si aggiunge, quindi, un altro capitolo della “Saga Movida“, è un capitolo fatto di spaccature: se da un lato i residenti si mobilitano per difendere cioè che gli esercenti osteggiano, dall’altro lato anche la giunta si spacca, con sindaco e assessore di riferimento mai così distanti.


  • attività commerciali, centro storico, sindaco genova
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