Il Movimento 5 Stelle chiede al Municipio Val Polcevera di verificare, presso l'autorità garante della concorrenza, se Lactalis-Parmalat abbia ancora il diritto ad utilizzare lo storico marchio Latte Oro
La vertenza relativa alla Centrale del Latte di Fegino è uno dei nodi occupazionali per cui è necessario trovare una risposta nel più breve tempo possibile. In ballo, oltre ai 65 dipendenti dello storico sito di Fegino che già hanno ricevuto le lettere di licenziamento, c’è anche tutta la filiera produttiva della vallata, circa 200 lavoratori tra allevatori, trasportatori e cooperative.
Lunedì, a Parma, si è svolto l’incontro tra sindacati e direzione di Lactalis-Parmalat, la società che controlla la Centrale del Latte di Genova. Purtroppo, come preventivamente immaginato dalle stesse sigle sindacali, il vertice si è concluso con un nulla di fatto e la proprietà ha confermato la volontà di chiudere lo stabilimento genovese.
Adesso occorre individuare un soggetto in grado di subentrare nella gestione dell’azienda. Alcuni giorni fa il sindaco Marco Doria ha annunciato ai sindacati due possibili soluzioni imprenditoriali: la Centrale del Latte di Alessandria ed Asti e quella di Brescia.
L’ultimo appuntamento utile è fissato per il 21 settembre a Roma dove il Governo ha convocato un tavolo di confronto tra Lactalis-Parmalat e sindacati.
Nel frattempo il Municipio Val Polcevera, dopo aver approvato all’unanimità, il 18 luglio scorso, una mozione che ribadiva una ferma opposizione alla chiusura della Centrale del Latte di Fegino, prossimamente discuterà un nuovo documento presentato dai consiglieri del Movimento 5 Stelle.
E se la mozione di luglio focalizzava l’attenzione sulla presunta volontà dell’azienda di mantenere un magazzino di smistamento nel Mercato Ortofrutticolo di Genova-Bolzaneto – senza però fornire le necessarie garanzie circa il numero degli occupati in questa nuova attività e sul tipo di contratto che sarà stipulato – oggi i consiglieri del M5S puntano sulla difesa dello storico marchio Latte Oro.
«I cittadini genovesi, ignari della dismissione della Centrale del Latte di Genova, continueranno a comprare il marchio Latte Oro pensando che sia un prodotto locale e invece non sarà più così».
Per questo la mozione impegna il presidente del Municipio e la giunta municipale ad «Attivarsi presso l’autorità garante della concorrenza e del mercato per verificare se Lactalis-Parmalat abbia ancora diritto ad utilizzare il marchio Latte Oro nonostante non abbia rispettato gli impegni sottoscritti in passato al momento dell’acquisto dello stesso marchio».
Inoltre, i firmatari del documento, chiedono di «Sostenere e promuovere, con tutte le risorse economiche e politiche che il municipio può adottare, la formazione di una cordata di imprenditori in grado di rilevare la Centrale del Latte».
Matteo Quadrone
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