L'acqua utilizzata per dare un’impressione di refrigerio e per beneficiare del gorgoglio che dà senso di pace e di relax
In questo primo articolo e nei successivi, dato anche il perdurante clima estivo, abbiamo deciso di affrontare un argomento particolare: l’utilizzo e l’incidenza dell’elemento “acqua” all’interno del giardino.
Nell’ambito della realizzazione di un’area a verde vi sono molti elementi da tenere in considerazione, alcuni di essi passano spesso in secondo piano o non sono comunque debitamente valutati. In realtà, la loro incidenza sul risultato finale e complessivo del giardino è assolutamente decisiva.
Abbiamo già velocemente accennato, in un precedente articolo, all’importanza dell’elemento olfattivo.
Parleremo in futuro della valenza cromatica delle specie vegetali e delle colorazioni delle fioriture estive. In proposito, giova velocemente accennare al fatto che sia addirittura possibile ipotizzare giardini monocromatici, ad esempio mediante l’utilizzo di particolari combinazioni di alberi e cespugli dalla foglie grigio-argentee in combinazione con piante dalle fioriture nelle molteplici sfumature del bianco.
Altro elemento di rilievo e di cui tratteremo in prosieguo è quello correlato alla presenza ed all’incidenza di particolari specie di insetti, uccelli e piccoli roditori, strettamente correlati ad un dato assetto del giardino ed a specifiche tipologie di vegetali. L’ultimo elemento, molto rilevante ma non sempre tenuto nella debita considerazione nelle aree verdi, è rappresentato proprio dall’acqua.
L’importanza sia estetica che più propriamente sensoriale dell’acqua era già stata colta dai greci e dai romani. Negli edifici classici era quasi sempre presente un giardino interno in cui venivano coltivate particolari essenze vegetali (specie alloro, mirto, rose ed agrumi) dalle rilevanti implicazioni olfattive e nel quale era spesso presente l’acqua. Essa era specificatamente utilizzata al fine di dare un’impressione di refrigerio e di beneficiare del gorgoglio dalla stessa prodotto, particolarmente accentuato dalle ridotte dimensioni dell’area a verde racchiusa all’interno di mura.
Anche altre culture, quali quella islamica, hanno sempre riserbato grande rilievo all’elemento idrico. In particolare, in questi Paesi venivano e vengono tuttora realizzate grandi vasche, di poca profondità e di lunghe dimensioni che tagliano i parchi ed i giardini, creando, nel particolare contesto vegetale in cui sono inserite, effetti estetici di grande impatto cromatico. La superficie azzurra cambia infatti a seconda delle diverse ore della giornata, in base alla differente angolazione del sole e degli elementi architettonici o vegetali in essa riflessi.
Per fare un veloce accenno alla realtà locale, a Genova si è diffuso, nel periodo della realizzazione delle grandi ville cinquecentesche, un analogo impiego dell’acqua.
In molti parchi storici sono, infatti, tuttora presenti delle vasche (dette anche “peschiere”) di acqua contornate da bordure in marmo dalle forme geometriche e scanalate in cui veniva dato notevole risalto all’elemento idrico. L’impatto estetico, data l’oculata collocazione delle stesse, spesso verticali ed in asse alla facciata principale della villa, è assolutamente sorprendente e tale da fornire allo spettatore un’immediata idea di ampliamento degli spazi e di grandeur. L’effetto estetico viene ovviamente ad accentuarsi, durante la sera e la notte, mediante l’utilizzo di adeguata illuminazione elettrica o, ancora meglio, a candele che fa scintillare di luce tremula lo specchio d’acqua.
In generale, tali superfici si adattano poi bene alla coltivazione di particolari tipi di piante dalle fioriture particolarmente suggestive quali le ninfee.
Queste ultime sono piuttosto adattabili e crescono persino, quasi spontanee, in alcuni canali delle suggestive cittadine olandesi, creando una compenetrazione tra elemento costruito e natura, tra idrico e vegetale tale da stupire il visitatore che non immagina davvero di potere veder crescere un prato fiorito sulla superficie dell’acqua e per di più tra le case!
Filippo Leone Roberti Maggiore e Emanuele Deplano
Per informazioni: ema_v@msn.com
2 commenti su “Il suggestivo impatto dell’acqua nel giardino”