Dal 10 al 12 novembre 2011 torna a Sanremo il Premio Tenco, rassegna della canzone d'autore
Tutti gli anni dicono che è l’ultima volta. Poi, tant’è, in qualche modo riescono a farcela. Quelli del Club Tenco non demordono, e da oggi fino a sabato – ossia dal 10 al 12 novembre – danno vita a un’edizione straordinaria della rassegna sanremese dedicata alla canzone d’autore.
L’anno scorso c’erano Samuele Bersani e Carmen Consoli, e sembrava che tutto dovesse finire lì. A luglio così avevano scritto gli organizzatori: “La somma stanziata per il Tenco 2011 è la stessa dell’anno scorso, ma già l’anno scorso era di 2 terzi inferiore a quella consueta (e necessaria) concessa negli anni precedenti (ossia più del 60% in meno del budget, ndr): una cifra evidentemente insufficiente a realizzare la Rassegna della canzone d’autore secondo lo storico standard di alta qualità artistica e tecnica propria del Club Tenco“.
Ora il Tenco riparte, anche se in formato ridotto: meno artisti, meno appuntamenti, meno orpelli scenografici, ma c’è. Con il sottotitolo Robe di Amilcare, ossia la canzone che nel 1995 Paolo Conte dedicò al fondatore della rassegna da poco scomparso. Gli ospiti d’onore saranno Vinicio Capossela (vincitore della Targa Tenco 2011 per l’album Marinai profeti e balene), Luciano Ligabue, Edoardo Bennato e Mauro Pagani, accanto ad artisti meno nazionalpopolari come Jaromir Nohavica, Roberta Alloisio, Cristiano Angelini, Paolo Benvegnù, Mariposa, Piccola Bottega Baltazar e molti altri.
Sarà questo l’ultimo anno del Tenco? Come può questa rassegna – e tutte le altre così poco televisivamente appetibili – trovare una ragione d’essere al di là di quei finanziamenti pubblici che arrivano sempre più col contagocce? Il Comune di Sanremo ha allargato leggermente le maniche, facendo arrivare il bilancio a un 40% in meno rispetto agli anni precedenti. La Regione Liguria ha dato la solita cifra, perché c’è crisi e il bilancio è quello che è. Se in questi giorni si potrà assistere al Tenco sarà grazie all’apporto della Siae, che ha aumentato i fondi in cambio della visibilità concessa alla scoperta (e riscoperta) di artisti emergenti. Meno male che qualcuno ci è arrivato.