E bellesse de Zena è il blog di Giulia e Alessandro, due studenti genovesi che in una tempestosa sera d’aprile a Sturla...
Se ne parla, ogni tanto. Le recensioni che troviamo online su ristoranti e locali sono davvero attendibili? Periodicamente sul web molte persone scatenano la polemica su Trip Advisor e simili, dove i titolari di attività commerciali vengono “accusati” di spacciarsi per utenti/clienti e pubblicare recensioni falsamente positive sui propri locali e falsamente negative sulla concorrenza. Chi gestisce questi siti web non ha infatti la possibilità di verificare a monte che l’utente in questione sia effettivamente un cliente del locale e stia scrivendo la sua opinione in buona fede.
Al tempo stesso, il proliferare di food blogger e critici gastronomici 2.0 rende molto labile il confine tra recensione spontanea e “marchetta”, in quanto l’elevata visibilità che in questo periodo ha su Internet tutto ciò che è mangereccio porta i titolari di cui sopra a offrire vacanze e cene gratis in cambio di una recensione positiva.
Per questa ragione è molto importante trovare spazi credibili, gestiti con sincerità da chi davvero mira a valorizzare i lati positivi di un territorio.
Proprio per questa ragione una coppia di studenti genovesi ha deciso di aprire un blog per raccontare la loro esperienza in giro per ristoranti e locali. In “una tempestosa sera d’aprile” sul lungomare di Sturla – come raccontano loro stessi sul blog – chiacchierando con alcuni amici, hanno ascoltato una frase che si sente dire spesso sulla nostra città: a Genova non c’è niente, i locali sono pochi e sempre chiusi, eccetera.
Per rispondere ai loro amici e in generale alla città, hanno deciso di lanciarsi in un progetto e creare uno spazio web dove mostrare il lato bello della Genova che mangia: nasce così E belesse de Zena.
Abbiamo rivolto loro qualche domanda per capire meglio il progetto. Anzitutto, perché proprio un blog? «Questo strumento permette di essere sempre raggiungibili da chi condivide le nostre passioni, sia come occasione d’interazione aperta a
chiunque desideri comunicare con noi, encomiarci o anche solo insultarci. Ogni parola che scriviamo è indirizzata a quei zueni che periodicamente si domandano “Cosa facciamo stasera?”. Un blog non solo offre un’esperienza di lettura più ricca – con mappe, foto, video ecc – ma è anche, fatto forse più importante, gratuito sia per chi lo scrive sia per chi lo legge. Del resto, semmo zeneixi!».
In merito a quanto detto sopra, abbiamo voluto sapere la loro opinione in merito alle recensioni fake su siti web turistici: Internet ha un ruolo di “amplificatore del passaparola” o rischia di essere un mero “contenitore di copia e incolla”? Ecco cosa ne pensano: «Ognuno di noi sa benissimo che la rete amplifica esponenzialmente la nostra capacità di comunicare; chi scrive falsità per secondi fini o riporta tali falsità senza alcuna verifica è un individuo moralmente deprecabile e, nei casi più gravi, legalmente perseguibile. La responsabilità ricade anche sul lettore, che dovrebbe sempre ricordare che ciò che circola sul web non è un’enciclica papale. Noi abbiamo già specificato, nelle “regole” del blog, che ciò che scriviamo è frutto di ripetute esperienze dirette e che invitiamo il lettore che abbia avuto esperienze differenti a smentirci pubblicamente, così da favorire un confronto autentico».
Il blog è nato da poco e senza (almeno per ora) finalità commerciali: questo fa sì che molti titolari di locali e ristoranti ancora non abbiano preso consapevolezza del progetto, un aspetto che i due blogger stanno girando a loro vantaggio. «Riguardo i gestori dei locali che abbiamo recensito, apparentemente nessuno si è accorto della nostra esistenza. Se ciò, da un lato, è sicuramente un male, perché significa che nessuno di loro ha a cuore le sorti della propria attività, dall’altro il nostro anonimato fa sì che gli stessi ci trattino come normalissimi clienti, garantendo una maggiore attendibilità alle nostre recensioni, e che non ci accompagnino nel retrobottega per darci il resto in pizze da cinque dita sulla faccia. Siamo gli UFO sui vostri campi di grano!»
Marta Traverso
Commento su “Recensioni ristoranti e locali a Genova: un progetto di blog”