Ludovica Squadrilli ci racconta come si possano intrecciare socialità e impegno civico
Nel 1958 la legge Merlin cacnella definitivamente le case chiuse del centro storico di Genova, tradizione secolare dai tempi delle Repubbliche Marinare
Genova era sino al primo Novecento la città delle case chiuse e dei bordelli. Il pubblico postribolo, nell’antichità, era situato dove poi venne costruita la regale Strada Nuova (oggi via Garibaldi). Le “signorine” pagavano regolarmente le tasse, 5 genovini al giorno e, come normali lavoratrici, avevano il sabato libero e la domenica andavano alla messa. Erano chiamate le donne delle candele perchè il tempo e quindi il costo della prestazione era determinato da una tacca incisa su un cero.
Commento su “Storia di Genova: le case chiuse e le “signorine” del Centro Storico”