Un giardino, “sottratto” alla natura, che si “mimetizza” nel paesaggio e che si perde nel grigio-azzurro delle rocce e del mare. Ecco tutti i suggerimenti e i consigli di "Oltre il giardino"
Questa settimana vorremmo fornire al lettore qualche suggerimento per realizzare un declivio in riva al mare utilizzando piante di facile coltivazione. La Liguria è infatti una regione che si affaccia, per tutta la sua estensione, sul Mediterraneo ed è caratterizzata dalla presenza di un grandissimo numero di giardini che digradano, veloci e spesso a balze, fino alla superficie dell’acqua.
Queste aree verdi richiedono, stante la loro particolare collocazione, l’utilizzo di alcune specifiche varietà di piante. Esse sono infatti molto esposte al salino, al torrido sole estivo, agli sbalzi di temperatura ed alle forti e talvolta improvvise raffiche di vento. Se si esamina la costa ligure, specie in primavera, si rimane colpiti dall’enorme varietà di essenze presenti. E’ peraltro spesso necessario un occhio attento ed allenato.
La Liguria si presenta, infatti, al primo impatto come “ostile”, a tratti sui monti quasi brulla, grigia come le sue rocce e giallo-verdastra come la macchia di arbusti, frugali e poco appariscenti, che la caratterizza. Osservando però con attenzione, si potranno scorgere il viola dei crochi primaverile e degli Iris, i rosa accesi del baico, il bianco intenso del Cistus, il giallo oro del Ginestrone, il bianco-rosato delle ericacee, il bianco puro e l’arancione intenso dei fiori e dei frutti dei corbezzoli.
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Il territorio ligure è quindi solo apparentemente inospitale, battuto dai venti e riarso dall’intenso sole estivo. Se debitamente coltivato e curato, il giardino costiero offre poi notevoli soddisfazioni e può divenire un rigoglioso spazio verde sottratto al mare, che lambisce la costa, ed ai monti che, spesso a strapiombo, in esso si tuffano. In questa prima parte dell’articolo suggeriremo come ricreare una scarpata fronte mare a mezzo dell’utilizzo di essenze estremamente rustiche, spesso spontanee e di facile accrescimento e cura.
Successivamente proporremo qualche nome di altra pianta, di regola coltivata nei vivai, di utile inserimento in simili contesti. Nel corso di una passeggiata ho osservato, lungo il mare, il seguente insieme di piante che mi è apparso, nella semplicità e spontaneità, molto soddisfacente. Lo sfondo era caratterizzato da un folto insieme di semplici Canne, dal colore grigio verdastro tenue. Alla base di queste si trovavano fitti gruppi di Malve selvatiche dal viola-rosa intenso e di medie dimensioni, sotto queste ultime cresceva un enorme numero di Allium bianchi. La macchia era inframmezzata da numerose Tamerici, in piena fioritura primaverile. In questo periodo dell’anno, i rami di tali piante si ricoprono di piccolissimi fiori, nei toni del rosa, che rendono l’arbusto simile ad un gigantesco corallo marino.
Pur nella sua estrema semplicità, l’insieme risultava esteticamente molto soddisfacente, risaltando tra le rocce grigie, il blu ancora pallido del mare primaverile e l’erba, già un po’ lunga e di un verde argenteo intenso. D’altra parte la natura offre spesso spunti inaspettati e garantisce risultati estremamente soddisfacenti, quasi vi fosse, a monte, un preciso progetto cromatico e di disposizione delle singole essenze. L’insieme ora descritto può essere riprodotto agevolmente in un giardino fronte mare e permette, anche al meno attento dei giardinieri, di ottenere un buon risultato con minimi interventi di manutenzione e cura.
Le piante in questione non necessitano, infatti, di alcuna potatura, eccezion fatta per quelle, eventuali, di mero loro contenimento, non richiedono particolari concimazioni e non presentano specifiche esigenze di tipo idrico o colturale. Se si volesse poi arricchire l’insieme ed inserire qualche ulteriore pianta, senza rendere più complessa la gestione del giardino, sarebbe sufficiente optare per alcune essenze molto frugali. Si potrebbero aggiungere, ad esempio, gruppi di agavi, disposte in modo geometrico, dal colore grigio-azzurro, Cistus dai fiori bianchi, cespugli di rosmarino o bordure di valeriana (peraltro spontanea in natura), rosa o bianca. Le esigenze colturali del giardino non varierebbero quasi per nulla ed il risultato complessivo sarebbe sempre garantito. Per mantenere la semplicità e rusticità dell’insieme si potrebbe anche optare per l’aggiunta di piante aromatiche quali il timo o il rosmarino, dalle fioriture poco appariscenti ma inaspettate, oppure di particolari varietà di gerani, quali il Pelargonium Malvarosa.
Quest’ultimo forma grossi cespugli irregolari, dalle foglie profumate e dai fiori di dimensioni non eccessive e di un rosa-viola intenso. Il risultato cromatico dell’insieme risulterà quindi, optando per le varietà sopra descritte, omogeneo, nei toni cromatici che varieranno dal verde-grigio, al bianco-rosa, fino al rosa-viola.
Nulla di meglio che avere un giardino dalle minime esigenze colturali ed idriche e soprattutto un declivio che sembra sottratto alla natura, che si “mimetizza” nel paesaggio, confondendosi con le fasce soprastanti, e che si perde nel grigio delle rocce e nell’azzurro, ancora indeciso, del mare primaverile.
Filippo Leone Roberti Maggiore e Emanuele Deplano
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