Circa un mese fa compromessa la facciata del teatro, la direttrice Laura Sicignano pubblica le foto su Facebook. L'abbiamo contattata per sapere se il danno è stato riparato, ecco la sua testimonianza
Il Teatro Cargo sta per compiere vent’anni. La compagnia è infatti nata nel 1994 e dal 2002 ha sede nello spazio di piazza Odicini a Genova Voltri, animando il quartiere con spettacoli di alto livello, progetti teatrali e culturali esportati nel resto della città, in Italia e all’estero, e dal 2010 anche con la riqualificazione del Teatro di Villa Duchessa di Galliera. Un importante traguardo per il principale spazio culturale del Ponente cittadino, tuttavia oscurato da una situazione di degrado che al momento non trova spiragli di risoluzione.
Riepiloghiamo. Lo scorso 19 giugno Laura Sicignano, direttrice del Teatro Cargo di Genova Voltri, comunica sul suo profilo Facebook il crollo del cornicione, pubblicando una foto della facciata (vedi immagine sotto) e un appello: «confidiamo che gli Enti Locali preposti ripristinino subito la sicurezza visto che abbiamo trovato uno sponsor che decora la (squallida) facciata e a settembre vorremmo inaugurare le nostre consuete attività».
Il cedimento, dovuto a infiltrazioni d’acqua presenti da molto tempo e mai riparate, rischia di compromettere la prossima e ventesima stagione teatrale del Cargo. Abbiamo contattato Laura Sicignano per conoscere gli sviluppi della situazione, a quasi un mese dall’accaduto: «Al momento nulla è stato risolto. Un privato si è offerto di mettere il cornicione in sicurezza ma la normativa lo vieta, in quanto ogni attività di manutenzione deve essere stabilita con una gara pubblica, non sarebbero possibili nemmeno prestazioni di volontariato. Secondo la Convenzione che abbiamo sottoscritto, è previsto che le opere di manutenzione straordinaria (come appunto la riparazione del cornicione e della facciata) siano a carico della Civica Amministrazione: i tecnici del Comune hanno fatto un sopralluogo, ma al momento non abbiamo comunicazioni ufficiali né sulle tempistiche né sulla natura degli interventi necessari. Se le infiltrazioni fossero state controllate prima, il lavoro sarebbe stato più semplice da gestire e meno oneroso: di fatto ora sarebbe necessario un lavoro strutturale, lungo e costoso, ma che non possiamo sostenere perché tra due mesi deve ripartire la stagione teatrale. L’urgenza di questi giorni è fare un “tappullo”, usando un’espressione genovese, più semplice ed economico e che ci dia la possibilità di riaprire senza ritardi. La presenza dei calcinacci davanti al teatro, con il passare dei giorni, sta peggiorando la situazione perché sporcizia e spazzatura si accumulano: un problema non solo per noi, ma per la Biblioteca che ha sede in piazza Odicini e per tutti coloro che abitano il quartiere».
La caduta del cornicione ha dunque interrotto il progetto di restauro della facciata, per il quale era già stato individuato lo sponsor (nell’immagine, pubblicata da Laura Sicignano su Facebook, il rendering del progetto): «Una Consigliera Comunale si è attivata e sta lavorando affinché la situazione venga risolta quanto prima, anche perché ci si avvicina ad agosto e ogni attività durante l’estate subisce rallentamenti. Noi, nel frattempo, stiamo lavorando come se dovessimo ripartire a settembre, anche se le difficoltà sono tante. Se il cornicione fosse crollato a Palazzo Tursi o in un teatro del centro, probabilmente sarebbe già stato riparato: noi prendiamo i soldi con il contagocce, mentre ad altre realtà cittadine sembra che tutto sia dovuto. I cittadini di Voltri sono elettori proprio come chi vive in altri quartieri, hanno gli stessi diritti, la periferia non deve essere un pretesto per considerare “cittadino di serie B” chi vi abita».
La disparità nella ripartizione dei fondi è un problema sollevato da molte realtà teatrali genovesi, a partire da quelle indipendenti come Tilt, con una domanda spesso ricorrente: Perché produzioni e compagnie che ottengono riconoscimenti fuori Genova faticano a essere “profeti in patria”? Una questione che riguarda anche il Cargo: mentre la raccolta firme per Donne in guerra sta raccogliendo sempre più adesioni, lo spettacolo Scintille (scritto da Laura Sicignano, in scena domenica 14 luglio al Porto Antico) è stato selezionato per la quinta edizione di Face A Face – Parole d’Italia per le scene di Francia e il prossimo 19 settembre sarà rappresentato all’Istituto Italiano di Cultura di New York in occasione dell’anno della cultura italiana negli Stati Uniti.
Marta Traverso