Prende il via il 15 maggio la diciassettesima edizione dell'evento dedicato ai nuovi autori del teatro internazionale. Il primo spettacolo in programma è Benedictus (Benedictus – Israele, Iran, Stati Uniti) di Motti Lerner
Torna anche quest’anno la rassegna di Drammaturgia Contemporanea curata dal teatro della Corte: giunta alla sua diciassettesima edizione, la manifestazione ha l’obiettivo di dare risalto ai nuovi autori del teatro internazionale.
Ideata nel 1996 da Carlo Repetti, la rassegna ha già sperimentati cinquanta nuovi testi, numerosi dei quali sono poi diventati dei veri e propri spettacoli di produzione.
Il programma di quest’anno propone sul palcoscenico della Piccola Corte tre nuovi testi provenienti da altrettanti paesi extraeuropei. Ciascuno spettacolo è rappresentato a Genova per cinque repliche consecutive, da martedì a sabato (ore 20.30).
Il primo di questi è Benedictus (Benedictus – Israele, Iran, Stati Uniti) di Motti Lerner, regia di Roberto Alinghieri, in scena dal 15 al 19 maggio. Uno spettacolo in biblico tra fantapolitica e realtà: mancano poche ore all’attacco Usa all’Iran che non ha obbedito al divieto di dotarsi di armi nucleari. Due amici divisi dalla storia, un iraniano e un israeliano, si danno appuntamento in segreto in un monastero romano, per cercare di fermare una guerra che si preannuncia catastrofica. Il loro incontro è spiato dai servizi segreti americani e dal monaco benedettino che li ospita. Fra i ricordi di un’antica amicizia e l’urgenza dei protagonisti di modificare le cose a proprio favore, la storia viaggia a ritmo di thriller verso una violenza che sembra ormai inevitabile. Il lento e implacabile trascorrere delle ore concorre a mantenere fino alla fine un clima da “thriller”.
I successivi spettacoli in programam sono La huelga de las escobas (Lo sciopero delle scope – Argentina) di Roxana Aramburu, Patricia Suárez, Mónica Ogando, regia di Maio Jorio, in scena dal 22 al 26 maggio e Offices (Uffici – Stati Uniti)di Ethan Coen, regia di Matteo Alfonso dal 29 maggio al 2 giugno.
Ingresso libero