La sabbia del deserto colora le spiagge dei surfisti, l'Oceano sbatte sulle rocce che si arrampicano sino al vulcano Teide, il monte più alto di Spagna
Si può viaggiare in Europa ma in realtà essere nello stesso tempo lungo le coste africane? Si può essere ai piedi di un vulcano innevato e allo stesso tempo disteso su una spiaggia tropicale? Basta recarsi a Tenerife, una delle principali isole delle Canarie, situata al largo delle coste del Marocco e del Sahara Occidentale.
Arrivai sull’isola una mattina limpida di agosto, un caldo secco ad accogliermi e una vista sull’oceano in cui si potevano scorgere altre isole, disposte come pianeti su un ipotetico universo. La prima cosa da fare una volta scesi dall’aereo (senza dimenticare il ritiro dei bagagli), è noleggiare un’auto, l’isola si può girare tranquillamente anche in un solo giorno e la brevità degli spostamenti e il prezzo del carburante consentono comodità e risparmio. L’isola è percorsa lungo tutto il suo perimetro da una veloce superstrada che collega le principali città e paesi.
Il mio albergo si trovava a sud e precisamente a Playa de las Americas, la parte più turistica e moderna di Tenerife, sorta grazie alla costruzione di grandi strutture alberghiere negli anni 80. La zona infatti era abitata solo da turisti di ogni parte del mondo, soprattutto britannici, questo spiega la presenza di numerosi pub inglesi, scozzesi e irlandesi lungo le vie del paese. A onor del vero non ho trovato questa parte meridionale dell’isola molto caratteristica, ma mi sono consolato con le splendide spiagge bagnate dall’oceano, lunghe e sabbiose con il sole caldo fin dalle prime ore del mattino. Sono le più belle ed attrezzate dell’isola, composte da pietre vulcaniche ma anche da finissima sabbia probabilmente importata dal vicino deserto del Sahara.
Proseguendo lungo la superstrada si arriva poi a Santa Cruz, una città non particolarmente bella e molto industriale dove però si distende una delle spiagge più affascinanti dell’isola, la Playa de Las Teresitas, una distesa di sabbia del deserto con palme e piccoli bar dove mangiare pesce con pochi euro. L’affitto del lettino con l’ombrellone non supera i 10 euro per due persone, una giornata al mare diventa davvero economica rispetto ai costi che ben conosciamo nel Mediterraneo.Spostandosi in direzione Santa Cruz de Tenerife, la capitale, ci si trova di fronte a una costa arida e secca sempre accarezzata da una piacevole brezza. Durante il tragitto si incontra alla spiaggia del Medano, patria dei surfisti ma soprattutto del kitesurf.
A mio parere la parte nord è sicuramente la più bella dell’isola ed è anche la più caratteristica essendo abitata da gente locale. Grazie a un clima più piovoso si presenta verde e rigoglioso e molto più accogliente rispetto al sud. Puerto de la Cruz è la principale città della zona settentrionale, si affaccia sull’oceano sovrastata dal vulcano che osserva minaccioso ogni cosa che accade. La città è un groviglio di vicoletti che sfocia verso il mare dove centinaia di persone fanno la fila per tuffarsi dagli enormi scogli o per prendere il sole sulle nere spiagge vulcaniche. Lungo la passeggiata di Puerto de la Cruz sorgono i laghi Martianez, un complesso di piscine costruite a strapiombo sul mare dove ci si può abbronzare su un lettino per la modica cifra di 4 euro, fare il bagno nelle enormi vasche tutte rigorosamente riempite di acqua dell’oceano che grazie a un sistema idrico d’eccezione entra attraverso appositi canali.
Le piscine sono un complesso creato dall’architetto Cesar Manrique, originario delle Canarie, circondate da un enorme muraglione sul mare, è possibile osservare da vicino le enormi onde oceaniche infrangersi senza il pericolo di essere bagnati, tutto questo grazie alla conformazione del muro creato per reggere anche le mareggiate più potenti. All’interno si possono trovare diverse piscine, dalle più piccole per i bambini a quelle per adulti con giochi d’acqua e percorsi subacquei. L’acqua è molto fredda poiché arriva direttamente dal mare ma dopo i primi bagni risulta molto tonificante!
Sempre a Puerto de la Cruz si trova Loro Parque, uno delle oasi naturali più belle d’Europa, al suo interno, si possono trovare animali di ogni specie, dalla Tigre bianca alle scimmie più rare, tartarughe giganti, rettili e uccelli di ogni tipo e provenienza, mentre durante la visita ci si può fermare in orari prestabiliti ad assistere agli spettacoli delle orche, dei delfini e dei leoni marini. L’attrazione principale del parco sono però i pappagalli, presenti in oltre 3000 specie , in particolare dentro una vasta area coperta da una rete che permette di vederli in libertà e ammirarli a pochi centimetri di distanza e in piena sicurezza grazie alla presenza degli ornitologi del parco.
Ritornando verso Playa de la Americas in direzione sud, ecco la costa ovest, scenari naturali spettacolari, tra cui la località di Los Gigantes, una piccola località dove si trovano le enormi scogliere laviche tra le più grandi al mondo, arrivano infatti fino a 800 metri di altezza sul livello del mare. Si possono osservare sia dal mare che dalle località vicino e per i temerari si può arrivare in cima per provare i brividi delle vertigini.
Un discorso a parte merita la meraviglia del Teide, il monte più alto di Spagna e di tutto l’Atlantico, inoltre è il terzo vulcano attivo più grande del mondo. Con i suoi 3717 mt. domina l’isola e, nonostante non si verifichino eruzioni da un centinaio di anni, il calore delle rocce riscontrato a 3400 mt. dimostra che l’attività del vulcano è ancora in corso.
Le strade interne dell’isola convergono tutte verso il Parco naturale del Teide, patrimonio dell’UNESCO uno dei parchi più belli e visitati del mondo. Il paesaggio è arido con sembianze tipicamente desertiche, ai bordi della carreggiata si possono incontrare cactus e sabbia che si alza a formare piccoli vortici. Salendo di altitudine tutto cambia e il verde inizia a essere più presente, la vegetazione passa dalle piante grasse ai pini, la temperatura si abbassa tanto da pensare a tratti di trovarsi in qualche vallata delle Dolomiti… ma salendo mi sono trovato di fronte uno degli spettacoli più belli della mia vita.
Le montagne di pietre laviche che si trovano ai bordi della strada si alternano in maniera poco omogenea, si passa infatti da montagne che superano i due metri di altezza a dislivelli di tre o quattro metri. L’ambientazione ideale per qualche film horror o girone dantesco!
Diego Arbore