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A diciotto metri dal suolo si percepiscono il lento movimento e gli impercettibili rumori, prodotti dalle piante al soffiare del vento
Nei giardini di Kew, per valorizzare il rapporto uomo-natura, esiste un’avveniristica struttura sospesa tra gli alberi: la Rhizotron and Xstrata Treetop Walkway.
Questa passeggiata tra le chiome verdi si trova sospesa a diciotto metri da terra, tra gli alberi e la parte apicale delle piante. L’esperienza di passeggiare a questa altezza vale da sola il viaggio a Kew, la vista spazia infatti a trecentosessanta gradi sul paesaggio circostante, permettendo di cogliere, da vicino ed una prospettiva del tutto inusuale, le differenti specie vegetali.
Sembra proprio di essere un albero tra gli alberi e dall’alto si percepisce davvero in modo diverso come si sviluppino le piante, come siano disposti i rami, le foglie, le bacche e soprattutto si accede a dimensioni diverse dall’usuale.
In particolare, mi hanno colpito due specifiche percezioni sensoriali, normalmente non riscontrabili da terra: il movimento ed il rumore delle piante. Gli alberi infatti si muovono quasi sempre, anche la più lieve brezza ne determina un moto, impercettibile dal suolo.
Così facendo, essi producono anche suoni leggeri e molto peculiari. Dall’alto e stando tra loro, si capisce insomma cosa intendano i poeti con lo stormire delle fronde e si coglie una dimensione vitale dell’albero, ignota a chi sta a terra.
Circondati su tutti i lati da alberi secolari, ci si sente un po’ come uno di loro e l’articolata vita della natura, con i suoi segreti, sembra intellegibile e meno lontana. Nelle specifiche aree, dedicate alle piante tropicali, si potranno invece apprezzare le variopinte e diversissime fioriture di migliaia di orchidee.
I colori lasciano esterrefatti, le piante sono poi così ben collocate da sembrare cresciute nel loro habitat naturale. I rami e le foglie pendono infatti dagli alberi, spuntano da suolo e dai cespugli in modo apparentemente spontaneo. Gli stagni di Kew racchiudono poi centinaia di altre varietà lacustri, tra cui la celebre Ninfea Victoria Amazonica, dalle enormi foglie capaci di reggere, sul pelo dell’acqua, anche il peso di un bambino!
La diversità di specie vegetali è quindi immensa in questo luogo, che è al tempo stesso parco, giardino e centro di studio e di ricerca. Pur restando in Europa e nei pressi di una grande capitale si ha così l’occasione di ammirare migliaia di specie vegetali, molte delle quali in via di estinzione, provenienti da tutto il mondo. In un certo senso, i Royal Botanic Gardens di Kew sono la concreta dimostrazione di quanto sia importante, per gli inglesi, la botanica.
Essa è qui un’arte nella articolata ed esteticamente curata disposizione delle specie vegetali ed è una scienza nei laboratori di ricerca, studio, catalogazione e conservazione dei semi delle varie essenze. La natura è infine elemento culturale nell’insieme complessivo del giardino, che offre attrattive di ogni genere in tutte le stagioni dell’anno. I Kew Gardens insegnano insomma come dovrebbe essere concepito e valorizzato, nel moderno mondo occidentale, il rapporto uomo-natura e come storia, progresso e civilizzazione possano felicemente convivere all’interno di un giardino, sito proprio a pochi chilometri da una delle più attive e popolate città del mondo.
Filippo Leone Roberti Maggiore e Emanuele Deplano
Per informazioni: ema_v@msn.com