Il team che si occupa dei lavori di riqualificazione del parco ha partecipato al bando Ars - Arte che realizza occupazione sociale: se vincerà, avrà in premio una cifra più che necessaria per tutte le fasi del progetto
Qualche tempo fa, nella rubrica Macchina del tempo, abbiamo parlato del progetto di riqualificazione di Villa Pallavicini a Pegli. Un luogo tra i più belli di Genova e d’Italia, molto apprezzato dagli stessi abitanti del quartiere e della città, che il Comune ha fatto oggetto di varie iniziative tra cui la Consulta del verde e il progetto Peripheria.
L’architetto Silvana Ghigino ci ha spiegato che «i primi lavori dovrebbero essere realizzati entro i primi mesi del 2014» grazie a un finanziamento residuale delle Colombiane del 1992. Inoltre, per garantire il mantenimento dell’area nel lungo periodo, si è pensato di costituire una Fondazione ad hoc composta da persone competenti in materia di architettura del paesaggio e valorizzazione ambientale (per ulteriori approfondimenti rimandiamo all’articolo completo sui lavori a Villa Pallavicini): «La Fondazione che potrà nel tempo conservare e valorizzare il bene, occuparsi della sua divulgazione sul territorio nazionale ed europeo e quindi del suo sviluppo turistico. Questo parco rappresenta uno degli episodi di giardino romantico più significativo d’Europa: la sua gestione deve essere fruttuosa anche dal punto di vista economico affinché si generino nel tempo gli introiti necessari a completare i restauri delle architetture e la conservazione di quelli che si stanno eseguendo».
Questo stesso progetto ha partecipato al bando Ars – Arte che realizza occupazione sociale, i cui termini di partecipazione sono scaduti lo scorso 22 maggio e che prevede uno stanziamento fino a 1 milione di euro per il progetto vincitore. Tutte le idee pervenute saranno sottoposte alla valutazione di tre giurie: la prima (giuria online) individuerà trenta progetti pre-finalisti, la seconda (comitato tecnico) i dieci finalisti, la terza (giuria offline) incontrerà dal vivo i finalisti ed eleggerà i primi cinque classificati.
In attesa di conoscere l’esito del bando, qualche dettaglio in più sul progetto.
Sono quattro le persone che lo hanno redatto e che faranno parte della futura Fondazione: gli architetti Fabio Calvi e Silvana Ghigino (che hanno costituito negli anni Novanta lo studio Ghigino&Associati) e le paesaggiste Sara Caprini e Giorgia Trupiano, che si occupano dell’applicazione del marketing alla gestione di beni storici e paesaggistici. Alla base del progetto, la concezione del parco come – citiamo testualmente – «palcoscenico di una visita guidata all’interno della quale il visitatore è anche attore».
Il recupero e la manutenzione nel tempo del parco, sia nelle aree verdi sia nei monumenti storici, si affiancherà a iniziative artistiche e culturali: visite guidate, spettacoli musicali e teatrali, eventi fieristici, laboratori didattici per scuole e adulti, mostre d’arte. A sostegno della Fondazione si prevede la costituzione dell’APS Amici di Villa Pallavicini, che attraverso l’opera dei suoi volontari contribuirà a queste iniziative, e la sinergia con tutte le associazioni già operanti sul territorio di Pegli.
[foto di Daniele Orlandi]