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Università online: lezioni gratuite sui siti e sui canali youtube

Università come Harvard, Yale, Stanford, MIT offrono online gratuitamente i propri corsi che, fino a pochi anni fa, erano accessibili solo a chi poteva permettersi di pagare rette da decine di migliaia di dollari l'anno


27 aprile 2013Rubriche > Penna sagace Banny

harvardKhan Academy ha fatto diventare l’apprendimento online un fenomeno di massa. Come prevedibile questo ha fatto sì che si moltiplicassero siti e canali Youtube che offrono lezioni gratuite sugli argomenti più disparati. Quello che invece è sorprendente è il fatto che sempre più università stiano puntando sull’apprendimento online rendendo disponibili i propri corsi gratuitamente (i cosiddetti MOOC: massive open online course).

Non stiamo parlando di piccole atenei di provincia, ma di università come Harvard, Yale, Stanford, MIT e di tutti i più prestigiosi college americani. In qualche modo è ora possibile fruire di ciò che, fino a pochi anni fa, era accessibile solo a chi poteva permettersi di pagare rette da decine di migliaia di dollari l’anno. Orientarsi in questo mondo non è però facile, così, per chi tra voi ha voglia di mettersi (o rimettersi) a studiare, questo è quanto di meglio possiate trovare in rete:

  • Udacity è un’organizzazione fondata da  Sebastian Thrun, fondatore del laboratorio Google X dove il colosso di Mountain View sviluppa i propri progetti futuristici. Questo progetto è l’evoluzione dell’idea di fornire gratuitamente le lezioni di alcuni corsi dell’università di Stanford. I corsi proposti riguardano esclusivamente materie scientifiche e alle lezioni vengono alternati esercizi che permettono di verificare il grado di preparazione raggiunto. Ogni corso può essere seguito al ritmo che si preferisce e, una volta concluso, viene rilasciato gratuitamente un certificato che attesta il livello raggiunto. Questo certificato non può essere utilizzato per ottenere crediti formativi che possono però essere acquisiti (solo per alcuni corsi) sostenendo un ulteriore esame a pagamento.
  • Coursera è una compagnia fondata da alcuni professori dell’università di Stanford che offre la possibilità ad altri atenei di condividere i propri corsi online. I corsi offerti riguardano gli ambiti più disparati e coinvolgono numerose università, tra cui l’università “La Sapienza” di Roma. A differenza di Udacity i corsi possono essere frequentati in determinati periodi dell’anno in quanto è prevista un’interazione tra gli studenti e l’insegnante e sono inoltre assegnati dei compiti settimanali. Anche in questo caso è prevista la possibilità di ottenere crediti sostenendo un esame a pagamento.
  • edX è una società senza scopo di lucro fondata dall’università di Harvard e dal Massachusetts Institute of Technology che offre corsi di alcune delle più prestigiose università americane. Sostanzialmente il servizio offerto è lo stesso di Coursera, anche se il numero di corsi offerti è molto più limitato.
  • MIT OpenCourseWare è un’iniziativa del Massachusetts Institute of Technology che ha avuto inizio nel 2002 e che permette di accedere a più di 2000 corsi che trattano praticamente tutto lo scibile umano. L’unica nota dolente è che non per tutti i corsi sono disponibili i video delle lezioni. Visto l’enorme quantità di materiale è necessario armarsi di pazienza per trovare il corso che fa per noi. La qualità del materiale didattico compensa pienamente lo sforzo profuso.

Un tempo le università erano molto gelose dei propri contenuti e ritenevano che condividere i propri corsi sul web fosse inutile o addirittura, nel caso peggiore, avrebbe potuto compromettere l’immagine della scuola. Oggi invece aprire i propri corsi al web è un’opportunità per mostrare quanto la propria università sia avanzata e, di conseguenza, raccogliere più finanziamenti. Oltre a ciò organizzazioni come Udacity stanno pensando di offrire un servizio che permette di mettere in contatto le aziende con gli studenti più meritevoli che seguono i corsi online. Sicuramente si troveranno altri modi per rendere profittevole l’apprendimento online, quello che è certo è che l’effetto collaterale sarà quello di avere sempre più contenuti liberamente consultabili. Per una volta la concorrenza sta funzionando veramente per rendere migliore la vita di tutti noi.

 

Giorgio Avanzino


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